«I bidelli non sono l’ultima ruota del carro»
Bullismo, sostanze stupefacenti, i danni procurati dalle aberranti dinamiche del branco. Se c’è una figura che può fare tantissimo per far sì che queste pericolose piaghe non attecchiscano nel mondo della scuola è quella del collaboratore scolastico, più semplicemente conosciuto come “bidello”. Il guaio è che, nelle scuole isontine, ce n’è sono pochi. Troppo pochi. Ed è questo un altro dei problemi segnalati dai sindacati. «Erroneamente e commettendo un grande errore di valutazione - rimarca Ugo Previti della Uilscuola - i bidelli vengono considerati l’ultima ruota del carro, quasi fossero figure secondarie e delle quali si può fare anche a meno. Ma sono quelle persone che aprono gli istituti, li mantengono puliti, accompagnano i portatori di handicap, fanno da supporto all’attività didattica: eppure si continuano a tagliare gli organici. Ma soprattutto sono le “antenne” delle scuole perché osservano le dinamiche e svolgono anche un ruolo di controllo». —
Fra.Fa.
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