I cagnolini salvati trovano una casa. Rimane solo uno schnauzer
Consegnati 18 cuccioli alle famiglie affidatarie. Sono state oltre 200 le richieste E al centro di recupero di Terranova la femmina di alano Lola raggiunge Rufus

L’alano Lola che ha trovato casa al centro di recupero di Terranova di Damiano Barradel e farà compagnia a Rufus e Pasquale
STARANZANO Hanno trovato una casa da ieri anche gli ultimi dei 45 cagnolini accolti alla Cuccia di Dobbia la sera del 23 febbraio, dopo essere stati trovati dalla Guardia di finanza di Gorizia a Villesse a bordo di un furgone proveniente dal’Europa orientale e posti sotto sequestro.
In 18 sono stati consegnati alle famiglie e alle persone selezionate come affidatari temporanei in attesa del decreto di adozione da parte dell’autorità giudiziaria, al termine delle indagini sul nuovo caso di traffico di animali da compagnia. Solo uno schnauzer è rimasto ancora affidato alle cure dei volontari de La Cuccia, dopo che l’affidataria ha rinunciato alla vigilia del giorno fissato per ricevere il cagnolino.
«Questi erano tutti animali più piccoli dei primi 16 affidati a metà mese – ha spiegato ieri la presidente dell’associazione, Laura Grassi – e più fragili. Essendo destinati a famiglie che hanno già uno o più cani, abbiamo dovuto attendere l’esito degli esami per essere certi non fossero portatori di infezioni o parassiti. A fronte di un possibile rischio, la signora che ha rinunciato ha dato la priorità al proprio cane. Abbiamo però molte altre belle famiglie che hanno presentato domanda per l’affidamento».
I 45 cuccioli di razza ricoverati alla Cuccia di Staranzano
Sono state circa 200 in tutto le richieste di affido temporaneo che l’associazione La Cuccia ha ricevuto per i cuccioli di cane oggetto di sequestro da parte della Guardia di finanza di Gorizia. Tra queste anche quella di Damiano Baradel, il gestore del Centro per il recupero della fauna selvatica e di quella esotica di Terranova, dove pure negli scorsi anni sono state accolte diverse decine di cuccioli provenienti da sequestro. Due di questi, l’alano Rufus e il bulldog inglese Pasquale, hanno poi trovato una casa a Terranova, dove da ieri li ha raggiunti Lola, la femmina di alano pezzata e dagli occhi azzurri che pure faceva parte del gruppo di cagnolini accolti nel rifugio di Dobbia cinque settimane fa.
Per i volontari e le volontarie la giornata di ieri ha portato quindi molti sorrisi. Sul tappeto, ora, però, rimangono le preoccupazioni per la tenuta finanziaria dell’attività dell’associazione. In questo periodo, fino a quando è stato possibile, numerosi cittadini hanno portato coperte, giornali, asciugamani, piatti di plastica, omogenizzati senza verdure, cibo per la convalescenza, crocchette studiate per gli animali con problemi gastrointestinali. Le cure veterinarie sono state però a carico integrale dell’associazione, salvo rimborsi a posteriori, anche se l’Azienda sanitaria ha fornito gli antiparassitari.
«Il problema è che siamo ancora in attesa della stipula della convenzione con il Comune di Gorizia per poter svolgere il ruolo di canile al servizio degli enti locali dell’Isontino – ha spiegato ieri Laura Grassi –. Pareva che il percorso si potesse concludere a febbraio, ma siamo a fine marzo e non ne sappiamo nulla. La convenzione ci consentirebbe di sopravvivere, fornendo un servizio ai Comuni grazie a una struttura più che adeguata e alla disponibilità, giornaliera, di un nostro educatore cinofilo».
Nella sede, inaugurata a inizio novembre, rimangono nel frattempo accolti 8 cani che vi sono arrivati in seguito all’impossibilità dei proprietari di accudirli. —
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