«I cittadini avevano già segnalato persone sospette nel paese»

Premolin: «Riti satanici favoriti dal buio»
SAN GIUSEPPE.
Stupore, indignazione ma anche qualche polemica. Queste le reazioni a livello politico dopo il rinvenimento dei resti di un gatto nero e di un pentacolo rovesciato -simbolo comunemente adottato dagli adoratori di satana- tracciato con spray rosso registrato due giorni or sono da una pattuglia dei Carabinieri di Muggia nella zona denominata Žrebevo a San Giuseppe della Chiusa.


Preoccupata e disgustata dell'accaduto il sindaco di San Dorligo della Valle Fulvia Premolin: «Abito da sempre in questo territorio ed è la prima volta che un rito satanico viene registrato nel nostro comune e devo dire che sono un po' preoccupata ma anche disgustata visto quello che è accaduto a questo povero gatto». Il primo cittadino ha ricordato come «in quest'area non via sia da tempo più l'illuminazione, anche perché da qualche anno, per motivi economici, le sagre e le feste sono state soppresse», un'area quindi ideale per compiere messe nere anche perché coperto da un tettoia antipioggia.


In realtà la Premolin ha sottolineato come in altre zone del territorio, in particolar modo nei pressi dei cimiteri di Sant'Antonio in Bosco e di Caresana «erano stati segnalati dai cittadini movimenti da parte di persone sospette», tanto che il Comune si era approntato a chiedere alla Prefettura dei nuovi punti di illuminazione pubblica «che presto dovrebbero essere confermati».


Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo consigliare della lista civica Uniti nelle Tradizioni Boris Gombac, residente a San Giuseppe, il quale ha evidenziato come quella avvenuta a Žrebevo, sede sino a qualche anno or sono di sagre e feste di paese, sia molto probabilmente «la bravata di qualche ragazzo proveniente da zone limitrofe, come Altura o Borgo San Sergio». Gombac ha quindi puntato il dito contro l'amministrazione comunale, rea di «mantenere l'illuminazione pubblica in quest'area nonostante questa sia di proprietà di un ente non pubblico come la Comunella di San Giuseppe».


Sull'accaduto infine ha posto l'accento anche il capogruppo consigliare del Pdl-Udc Roberto Drozina che ha auspicato «un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine». Una richiesta subito bocciata dal sindaco: «In realtà le forze dell'ordine pattugliano sempre e costantemente le nostre zone: chiedere loro di fare più di quello che già fanno sarebbe davvero impensabile».


Riccardo Tosques

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