I genitori della scuola scendono in campo al fianco delle cuoche

Più di cento firme in 48 ore alla Mauro contro i tagli nelle mense «Esprimiamo solidarietà ai lavoratori che stanno protestando»
Di Giulia Basso
Lasorte Trieste 02/03/17 - Piazza Unità, Sala Giunta, Sciopero Addetti Mense Scolastiche
Lasorte Trieste 02/03/17 - Piazza Unità, Sala Giunta, Sciopero Addetti Mense Scolastiche

I genitori della scuola primaria Mauro dell'Istituto comprensivo San Giovanni scendono in campo sulla vicenda mense, con una raccolta di firme e una lettera indirizzata all'assessorato all'Educazione e alla ditta Dussmann. In soli due giorni la petizione è stata sottoscritta da più di un centinaio di famiglie, a dimostrare la forte preoccupazione per il peggioramento di questo servizio. Che, sottolineano in proposito i firmatari, è a pagamento, e nell'ultimo anno è scaduto sempre di più a causa dei tagli operati dalla ditta che gestisce il servizio, la Dussmann appunto. Se «siamo quello che mangiamo», dicono i genitori, non è accettabile allora che ci siano una «buona scuola» e una «cattiva mensa».

La responsabilità di questa situazione, sostengono i firmatari, non è di certo delle lavoratrici della Dussmann, che nei giorni scorsi hanno scioperato per denunciare la riduzione dell'orario e dello stipendio che la maggior parte di loro ha subito. «Nei precedenti anni un grande lavoro è stato svolto, anche grazie alla partecipazione dei genitori, nei protocolli delle mense scolastiche, tutte gestite dal Comune di Trieste: prodotti di alta qualità, biologici, di filiera corta. Il Comune si è dimostrato molto sensibile», scrivono i genitori. Ma alla fine è rimasta fuori la questione del lavoro. «A cosa serve scegliere buone materie prime - si chiedono le famiglie - se poi si taglia su chi deve prepararle e proporle, ossia cuochi e addetti mensa?». I tagli della Dussmann mettono a repentaglio, dicono i genitori, proprio l'esistenza di una «buona mensa». Nella scuola Luigi Mauro, sottolineano, già nel 2016 erano state tagliate 17 ore al giorno di lavoro, ovvero due ore di meno in media per ciascun operatore. Ma i tagli procedono. Per cucinare ci vuole tempo, scrivono i genitori, e per farlo bene ne servirebbe ancor di più. «Nessuno chiede manicaretti in mensa - puntualizzano -. Ma l'inventiva della cuoca può a volte rendere più appetibile anche un piatto basico. Una miscela di erbe, un pizzico di qualche spezia delicata rendono tutto più allettante».

Queste piccole attenzioni quotidiane non ci sono più, affermano i genitori, e ciò non accade perché le cuoche non siano brave o non s'impegnino. Anzi, le cuoche vengono definite «disponibili, motivate e attente». Ma con poco tempo a disposizione in cucina tutto deve essere fatto in fretta e meccanicamente, come in fabbrica. Eppure l'educazione alimentare, il mangiare di tutto, variato, in giusta quantità, passa proprio dall'esperienza in mensa. «Esprimiamo solidarietà ai lavoratori che stanno protestando e scioperando», scrivono i genitori, che concludono la lettera con un appello alla Dussmann e al Comune affinché sia individuata ogni strada possibile per sanare una situazione che va normalizzata al più presto. La Dussman, che a fine 2015 ha vinto l'appalto da 21 milioni per il servizio pasti in 42 plessi, è intervenuta giovedì convocando personale e sindacati per mettere un punto sullo sciopero che aveva visto l'adesione dell'80% delle dipendenti. Oggi dovrebbe essere siglato un accordo ufficiale in merito. «Apprezzo e condivido l'attestato di solidarietà ai lavoratori che arriva dalla scuola Mauro - replica l'assessore Angela Brandi -. Noi stessi abbiamo ribadito alla ditta che continueremo a controllare puntualmente qualità e servizio delle mense scolastiche e che, laddove non dovessero corrispondere al contratto, applicheremo le penali previste. Invito comunque i genitori a farci pervenire direttamente segnalazioni di qualsiasi tipo di disservizio e criticità».

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