I genitori scendono in piazza in campo San Giacomo a Trieste contro la palestra all’ex Pavan
«Non vengano interrotte le attività del ricreatorio Pitteri a causa dei lavori»

TRIESTE. Si firmano “genitori preoccupati” e sono in tutto quasi un centinaio di persone. Madri e padri delle maggiori strutture educative del rione di San Giacomo – la scuola Duca d’Aosta, l’istituto San Giacomo e il ricreatorio Pitteri – si sono ritrovati giovedì mattina per contestare la realizzazione del nuovo impianto sportivo nel comprensorio dell’ex Pavan, in via Frausin, a causa delle sue «gravi conseguenze sui minori e sulle famiglie».
Le polemiche intorno al progetto si trascinano da mesi, ma giovedì per la prima volta a mobilitarsi sono stati direttamente i genitori dei ragazzi, senza la mediazione di gruppi politici o associazioni e su iniziativa di una madre, Anna Cozzi.
Numerose le rimostranze dei presenti all’appuntamento, alcune specifiche per ciascun complesso scolastico e altre invece condivise da tutti; per comprendere i motivi esatti della protesta, è necessario però ripercorrere brevemente l’intera vicenda, benché sia ormai abbastanza conosciuta.
La costruzione del nuovo impianto sportivo di via Frausin – dopo la demolizione dell’ex Pavan avvenuta lo scorso 3 aprile – è regolata da una specifica variante urbanistica, la cui discussione in Consiglio comunale è prevista indicativamente nelle prossime settimane. Nel progetto, finanziato con fondi legati al Pnrr, è inclusa la creazione di due aree parcheggio, necessarie per ottenere lo sblocco delle sovvenzioni: una all’interno della scuola Duca d’Aosta di 28 posti e un’altra sottostante al ricreatorio Pitteri di 40 unità.
Proprio quest’ultimo punto incontra l’opposizione dei genitori, che definiscono «una follia» la prospettiva indicata dal Comune. «Chiediamo alla Giunta di fare responsabilmente marcia indietro – si legge nel testo diffuso dai genitori – e di collocare l’impianto sportivo in un luogo più idoneo».
Il problema, sollevato dai genitori, riguarda in particolare il ricreatorio Pitteri, che vedrebbe «interrotta o delocalizzata» la sua attività per consentire lo svolgimento dei lavori. «Il ricreatorio deve continuare a funzionare indisturbato nella sua attuale e storica sede», rimarca Taryn Nurchis, una delle madri che hanno preso parte alla manifestazione. «I suoi servizi – prosegue Nurchis – sono apprezzati da tantissime famiglie del rione proprio in quanto servizi di prossimità».
Ma la perplessità dei genitori chiama in causa anche l’altra area parcheggio, nella scuola Duchi d’Aosta. In questo caso, però, le motivazioni sono differenti, non essendo in gioco l’accessibilità dell’edificio: «Il parcheggio – afferma Consilia Avallone, portavoce delle madri dell’istituto – comprometterebbe l’igiene e la sicurezza degli alunni».
«Mi sento di tranquillizzare i genitori – ribatte l’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi – perché il parcheggio sarà utilizzabile solo in orario extrascolastico per eventi sportivi». Nel merito del parcheggio sottostante al ricreatorio Pitteri, Lodi assicura che «si troveranno le soluzioni adeguate al momento opportuno», sottolineando che «oggi non è in corso alcuna fase di progettazione». In linea generale, per l’assessore «l’impianto di via Frausin permetterà di sfruttare uno spazio adibito alla palestra di cui la città risulta carente, alla mattina dalle scuole e al pomeriggio dalle società sportive».
Per quanto le posizioni, come si è visto, restino distanti, i genitori dei tre complessi segnalano «un’apertura» da parte dell’assessore Lodi: «Ha dimostrato di dare ascolto – scrivono sempre i genitori – alle esigenze a tutela dei minori che abbiamo raccolto». Una volta adottata dal Consiglio, si aprirà una finestra di 30 giorni prima della (eventuale) approvazione della variante urbanistica, durante i quali la discussione fra le parti potrà proseguire.
Nel frattempo, per il prossimo 13 giugno, alcune sigle come la rete solidale Campo libero e il comitato Insieme San Giacomo hanno organizzato una manifestazione serale nelle vie del rione, in cui le istanze dei genitori troveranno sicuramente ampio spazio.
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