I giovani celebrano in musica la Repubblica

La Festa della Repubblica diventa “Republic party”. Sono i giovani ad aver voluto ribaltare il significato per trasformare in un party le celebrazioni che festeggiano la Repubblica italiana nata dopo il referendum del 2 e 3 giugno del 1946. Perché dopo 65 anni si deve parlare ancora di diritti, Costituzione, pace e lavoro. Un modo quindi per coinvolgere i giovani in una festa che va al di là della semplice parata militare celebrativa dell’anniversario. Nasce così “Republic party”, l'evento che si terrà all’Ausonia il primo giugno per festeggiare la ricorreza assieme ai giovani delle scuole superiori, dalle 18 e fino a tarda notte, con musica e dibattiti.
A partecipare all'evento non solo i ragazzi che hanno presenziato durante l'anno scolastico ai laboratori sui “Corpi civili di pace”: l’organizzazione è di Unione degli studenti, Associazione nazionale partigiani, Cgil, Cisl e Uil, Comitato no Excuses, Giambogabri, Italia Nostra, Legambiente, Bioest e la Tavola della pace. Una partecipazione trasversale. «In questo periodo – spiega Alberto Rigo dell'Unione degli studenti – i temi della Costituzione sono poco sentiti dai giovani e noi per queste celebrazioni non ci sentiamo rappresentati. Vogliamo però portare i temi e i principi della Carta costituzionale tra i ragazzi e abbiamo scelto di farlo attraverso la musica, attraverso una festa. Perché così è più facile arrivare a tutti».
Sul palco dell'Ausonia assieme ai gruppi chiamati per il concerto ci saranno anche i ragazzi delle superiori a leggere alcuni articoli della Costituzione, quelli che hanno individuato essere i più importanti da ricordare soprattutto in questo momento: «Leggeremo – racconta ancora Alberto Rigo – i primi 12 articoli della Costituzione, quelli che parlano di diritto allo studio, di lavoro, della partecipazione alla vita democratica del Paese attraverso il voto». Una festa diversa perché, spiega Tina De Denaro una studentessa dell'Oberdan, «vogliamo rispondere in maniera alternativa alle parate militari».
Sarà anche un modo anche per contrapporsi agli interventi militari, sottolinea Alessandro Capuzzo della Tavola per la Pace. «È importante sensibilizzare le giovani generazioni», indica Stefan Cok, giovane segretario dell'Anpi: «La nostra Costituzione è la più bella del mondo e va tutelata». Oltre al concerto sono in programma un intervento sui “Corpi civili di pace” e la presentazione della marcia Perugia- Assisi.
Ivana Gherbaz
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