Il bilancio di tre giorni di bora: due morti e 200 feriti

TRIESTE. Un colpo di coda mortale, due volte mortale: ieri, nella giornata che ha visto infine il calare dell’intensità della bora dopo tre giorni di vento particolarmente intenso, si sono dovuti purtroppo registrare due decessi. Un camionista è morto nel comprensorio di Pasta Zara colpito dal portellone del suo mezzo sferzato dall’aria e un anziano ha perso la vita sull’uscio di casa in via dell’Eremo.
Anche ieri, in ogni caso, la “macchina” dei soccorsi ha “viaggiato” a pieno regime, mentre varie strade cittadine venivano chiuse, così come il castello di San Giusto (oggi, venerdì 20, riaperto), e veniva limitato l’ingresso del Polo cardiologico a Cattinara. Superlavoro per gli operatori sia del Sistema 118, con automedica e ambulanze, che per quelli del Pronto soccorso: negli ultimi quattro giorni sono state trattate, per traumi di varia gravità legati alle avverse condizioni meteo, quasi 200 persone.
Le sferzate della bora sono rimaste potenti fino al tramonto e in parte oltre ma, ad esempio, i vigili del fuoco programmavano impegni straordinari anche per la notte e per la giornata odierna, al fine di smaltire le piccole e grandi emergenze provocate dal maltempo.
Il Comune intanto informa che, cessata l'emergenza maltempo, i giardini comunali, nei giorni scorsi chiusi in via precauzionale, saranno riaperti con il consueto orario da lunedì 23 gennaio, ad esclusione del giardino di Villa Engelmann.
«Anche oggi abbiamo operato - affermavano ieri alla centrale di via D’Alviano - a pieno regime e fino alle 16 avevamo già “collezionato” circa 55, 60 interventi». I pompieri triestini anche ieri hanno continuato a ricevere rinforzi dalle altre province e da Venezia.
«Noi, tra Comando e distaccamenti di Muggia e Opicina, abbiamo schierato in totale cinque squadre, con il rinforzo di una ciascuna da Gorizia, Udine, Pordenone e Venezia, quest’ultima dotata di una preziosa autoscala. Siamo grati a questi colleghi che ci hanno aiutati in un frangente molto impegnativo», fanno sapere i vigili del fuoco.
Gli interventi più complessi hanno riguardato, come nei giorni scorsi, coperture pericolanti di edifici privati e pubblici. «In questi casi - sottolinea un esperto - ci vogliono ore di lavoro per rimuovere tegole e altri manufatti pericolanti e per poi porre in sicurezza il resto dell’area deteriorata dalla bora».
Ma anche l’impalcatura dell’edificio in ristrutturazione in via Mazzini ha causato un intervento di rilievo con, oltre al monitoraggio, la stabilizzazione della struttura. Superlavoro anche per la polizia locale, come nei giorni scorsi d’altronde, chiamata anche in molti casi a stilare dei verbali di danneggiamento nei loro interventi esterni.
Il centralino della Caserma San Sebastiano pure ieri ha ricevuto un numero di chiamate da record: 210 solo fino alle 18. Queste richieste d’intervento hanno generato nel corso della giornata ben 65 “uscite” determinate da problemi correlati alla forte bora, con 16 interventi dirottati ad altri corpi o enti.
Come a esempio nel caso dei cassonetti spostati dalla loro sede o addirittura ribaltati, un’evenienza non troppo rara questa settimana: in tali circostanze la polizia locale attiva subito le squadre dell’ex municipalizzata AcegasApsAmga.
I vigili urbani hanno organizzato e monitorato la chiusura di alcune vie, come via Severi, via dell’Istria per la gru pericolante da stabilizzare, e ancora una parte di viale D’Annunzio per camini instabili, di largo Caduti sul lavoro per calcinacci incombenti sul piano stradale.
Molte le arterie interdette per brevi periodi, giusto il tempo di lasciare operare i pompieri. In via D’Angeli un albero si è abbattuto su una vettura lì parcheggiata, con una parte del grosso tronco infilatosi fino al posto di guida dopo avere sfondato il parabrezza.
Per quanto riguarda la giornata di oggi, venerdì, le raffiche di Bora sono notevolmente calate: la velocità media è di 35 km orari, con raffiche che nella notte hanno raggiunto gli 85 chilometri. Le previsioni dell'Osmer: Bora da moderata a sostenuta ma in ulteriore calo specie dal pomeriggio.
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