Il Burlo di Trieste scende in piazza per la salute di donne e bimbi

Procreazione assistita, endometriosi e oncologia: l’ospedale tra informazione ed “empatia” su iniziativa della Fondazione Burlo Garofolo con l’Irccs e il patrocinio delle istituzioni

Micol Brusaferro
Lo stand del Burlo in piazza
Lo stand del Burlo in piazza

TRIESTE Fornire informazioni preziose su percorsi di prevenzione e cura, per donne e bambini, e approfondire in particolare alcune tematiche, come l’endometriosi. Questo l’obiettivo del progetto “Il Burlo in Piazza - Insieme per la Salute della Donna e del Bambino”, realizzato in questi giorni dalla Fondazione Burlo Garofolo insieme all’Irccs Burlo Garofolo, con una postazione in piazza della Borsa, in occasione della settimana della salute della donna di Fondazione Onda.

«Questo punto di contatto» spiega Gabriele Cont, pediatra del Burlo e presidente della Fondazione Burlo Garofolo «si chiama divulgazione scientifica ma anche capacità di creare un contesto empatico, e scendere in piazza è la chiave. Grazie alla Regione FVG, al Comune di Trieste e all’Università degli Studi di Trieste che hanno creduto nell’iniziativa e ci hanno supportato con il loro patrocinio». In tre giorni di incontri, la dottoressa Gabriella Zito ricorda come siano stati inseriti tre grandi argomenti, «procreazione medicalmente assistita, endometriosi, oncologia. Sul fronte della Pma per le pazienti è importante poter accedere ai trattamenti con i costi di un ticket e avere la possibilità di trovare al Burlo qualsiasi tipo di trattamento così come stabilito dalle normative italiane e successive modifiche del 2014».

Per l’endometriosi, aggiunge, «molte donne si sono avvicinate a noi per avere chiarezza. Qui la difficoltà e la frustrazione è legata alla difficoltà di ottenere una diagnosi. Al Burlo abbiamo un percorso per questo, forse non ancora noto a tutte le donne che pensano di avere questo problema».

L’ultimo argomento che verrà affrontato oggi riguarderà l’oncologia ginecologica, con una serie di appuntamenti in mattinata a partire dalle 10, che verteranno sulla diagnosi precoce e sulla preservazione della fertilità nella paziente oncologica. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, tavola rotonda su Brca e rischio oncologico, «ci concentriamo - conclude Zito - sul tema della mutazione del gene Brca 1 e Brca2, qui c’è un lavoro multidisciplinare con Asugi, e c’è l’impegno a trovare per queste donne un percorso di cura. Prima ancora c’è la prevenzione: le donne di Trieste, tutte le donne, devono sapere che c’è un test per sapere se si è portatori della mutazione e c’è un percorso, una strada che salva vite, da fare assieme».

E il Burlo intanto è il primo ospedale pubblico italiano ad aver adottato in questi giorni una rivoluzionaria piattaforma ecografica con un’innovativa valutazione della funzionalità del miocardio. Il rivoluzionario macchinario, denominato “Voluson Expert 22”, faciliterà la visualizzazione di strutture fetali anche molto piccole, con immagini in alta risoluzione e in particolare l’identificazione precoce di anomalie cardiache nonché la valutazione della funzionalità del miocardio.

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