Il Caffè Piazza Venezia apre col botto stanotte

Non solo chiusure. C’è anche chi in città continua a investire e, anzi, sceglie quasi simbolicamente proprio la notte dell’ultimo, o del primo dell’anno, che dir si voglia, per aprire una nuova attività. È il caso dei fratelli Nino e Luciano Spina che proprio stanotte all’una, in pieno delirio post-brindisi, botti e fuochi, tireranno su le serrande del loro “Caffè Piazza Venezia”.
Come ampiamente anticipato, si tratterà di un locale molto grande, circa 300 metri quadrati, che va ad occupare, sì, quello che sinora era stato un magazzino di vernici ma anche, scendendo a patti con la storia, un esercizio che aveva lo stesso nome ai tempi della Defonta.
Nino appare entusiasta, anche a prescindere dalla necessità di triplicarsi (i fratelli gestiscono anche il Colonial Club e il ristorante di Marina San Giusto) e crede nella nuova iniziativa.
La prima serata, comunque, sarà, per così dire, promozionale. «Saremo impegnati - spiega - nel cenone al Marina San Giusto. In seguito le persone che saranno lì presenti avranno il posto riservato al Caffè Piazza Venezia per una prima presa di contatto col locale. Il primo dell’anno svolgeremo regolare servizio di american bar».
La domanda che attanagliava tutti i gestori della zona (siamo a 10 metri da via Torino, attuale Terra Promessa dei ristoratori) riguarda la tipologia del posto, e il titolare non si fa pregare troppo per svelare il mistero. «Saremo cafeteria di mattina - spiega - poi offriremo pranzi veloci tra le 12 e le 15, fungeremo da sala da tè al pomeriggio con etichette e infusi buonissimi. Dalle 18 sarà il momento dell’aperitivo, con fingerfood di pesce e carne, in una sorta di cucina fusion. Dopo inizierà l’ora della cena...».
Ed è qui che, sembra di capire, gli Spina si giocano la carta dell’originalità, con carne cucinata a bassa temperatura, vasocottura e piatti unici di nuova formazione (per dire: l’arrosto con contorno di gnocchi). «Ci atteniamo - spiega ancora Nino Spina - a un concetto italoamericano ora copiato in tutto il mondo, adeguandoci a un gusto tipicamente yankee». Il sottotitolo del posto parla già di per sè: “ Beefbar & Lounge” sarà l’etichetta all’insegna della quale, tra musica soft e cocktail dopocena, sarà gestito il locale. Che chiuderà tra l’una e le due «a seconda della richiesta». (f.b.)
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