Il Comune di Lisignano ricorda la tragedia del “Cesare Rossarol”

POLA. Una serie di iniziative per ricordare i cent’anni dall’affondamento dell’esploratore della Regia Marina Italiana “Cesare Rossarol”, colato a picco il 16 novembre 1918 a meno di un miglio da...

POLA. Una serie di iniziative per ricordare i cent’anni dall’affondamento dell’esploratore della Regia Marina Italiana “Cesare Rossarol”, colato a picco il 16 novembre 1918 a meno di un miglio da terra con a bordo i suoi 134 marinai, dei quali soltanto 36 riuscirono a salvarsi.

A mettere a punto un ricco calendario di eventi è stato il Comune di Lisignano, con il contributo - ha precisato il sindaco Marko Ravnić presetando le iniziative - della Pro loco e del Museo di storia e marineria di Pola, e di numerosi tra biologi, subacquei e storici. Obiettivo, ha precisato il sindaco, «valorizzare l’evento storico in chiave turistica senza trascurarne l’aspetto culturale ed educativo».

Si partirà nei prossimi giorni con il riatto e la decorazione del monumento eretto in memoria dei marinai caduti. Da segnalare tra l’altro, poi, la mostra tematica di maggio nel palazzo comunale dove sarà anche esposta la campana in bronzo recuperata dal relitto e oggi conservata nel Castello veneziano di Pola. Dopo alcune iniziative a luglio e agosto, in settembre sono previsti una serie di conferenze e un convegno di giornalisti e fotografi subacquei esperti di siti subacquei di tutta l’Europa.

La storia del “Cesare Rossarol” è ampiamente documentata negli annali di guerra e negli archivi di Stato. La nave al servizio delle truppe italiane in Istria aveva ricevuto l’ordine di salpare dal porto di Pola in direzione di Fiume, dove non arrivò mai. Per il cacciatorpediniere guidato da Ludovico de Filippo uno dei quattro campi minati nello specchio di mare di Lisignano fu fatale: alle 12.45 di quel 16 novembre di cent’anni fa si udì un enorme boato e lo scafo venne letteralmente spezzato in due parti colate a picco in meno di due minuti. Oggi il relitto giace a circa 300 metri dalla costa, adagiato sul fondale di 50 metri. (p.r.)

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