Il Comune proprietario al 100% di Esatto

Firmata la cessione del 33,3% dei soci privati Equitalia Sud e Aipa per 850mila euro. Cosolini: «Servizi più vicini alla gente»
Di Massimo Greco
sterle trieste 09 06 08 esatto
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Tutto secondo copione. Ieri pomeriggio l’atto è stato firmato davanti al notaio: Esatto diventa totalmente pubblica, perchè il Comune di Trieste ha acquisito il 33,3% in mano ai soci privati Aipa ed Equitalia Sud. L’operazione è stata condotta con risorse della stessa Esatto: il prezzo pagato gira attorno agli 850mila euro, stimato da due perizie di parte tenendo conto delle quote sociali, degli utili, dell’avviamento.

Una firma che concretizza la decisione presa sulla base della “legge Bersani” che impone alle società partecipate dalla mano pubblica una scelta: i servizi, per non essere messi in gara, debbono essere svolti “in house” da aziende al 100% proprietà pubblica. Così il Comune triestino, con la delibera dell’assessore Matteo Montesano risalente al giugno dello scorso anno, ha deciso di riportare sotto la sua “giurisdizione” il delicato e fondamentale capitolo della riscossione tributaria. La convenzione tra Esatto e il Comune era scaduta il 31 gennaio 2015 e adesso non ci sarà bisogno di procedere a gare.

Per le mani di Esatto, presieduta dall’ex ragioniere-capo municipale Corinna Sferco e diretta da Giulio Curiel, transita il tesoro di 80 milioni di euro affluenti da Imu, Tari, Cosap, Icp, mense, un terzo dei parcheggi: lo gestiscono i 44 dipendenti della società domiciliata in piazza Sansovino. «In sicurezza un servizio-chiave per la comunità», commenta Curiel. Ed è la linea che impronta le dichiarazioni di Corinna Sferco: «Esatto nasce come esternalizzazione del front office del vecchio servizio tributi e questa acquisizione è in un certo senso il rientro a casa di tale funzione, da direttore di ragioneria dell’ente, quale sono stata per tanti anni, sino entusiasta di tale percorso». «Esatto è un’azienda sana e dai bilanci sempre in ordine», rifinisce la Sferco: in aprile dovrebbe tenersi l’assemblea per l’approvazione dell’esercizio 2015. Curiel ritiene prematuro anticipare le cifre, ma ritiene credibile che l’utile si attesterà attorno ai 180mila euro del bilancio precedente, su un fatturato di 4 milioni di euro. «Esatto - spiega Curiel - ha sempre teso al reinvestimento piuttosto che al dividendo». La privatizzazione del servizio tributi, con la costituzione di Esatto, era partita nel 2003, durante il primo mandato di Roberto Dipiazza, quando assessore al Bilancio era Renzo Codarin: 66,67% al Comune e, come s’è detto, 33,33% agli azionisti privati.

Roberto Cosolini, a firma fatta, parla di «un’evoluzione sicuramente positiva di un percorso intrapreso con l’obiettivo, oltre che di assicurare la totale stabilità dei posti di lavoro e di mantenere interamente a Trieste il cuore e il cervello di un’azienda dedicata alla riscossione dei tributi, di rendere una società che per definizione non può essere “simpatica”, essendo quella che domanda le tasse ai contribuenti, almeno sempre più vicina ai cittadini attraverso il suo front office, il suo call center e i suoi servizi».

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