«Il Comune si schieri contro il Patto di stabilità e pensi alle imprese»

«Il Consiglio comunale di Gorizia si schieri compatto contro il congelamento dei bilanci legato al Patto di stabilità». Lo chiede l'opposizione di centrosinistra, che nella seduta del Consiglio che...

«Il Consiglio comunale di Gorizia si schieri compatto contro il congelamento dei bilanci legato al Patto di stabilità». Lo chiede l'opposizione di centrosinistra, che nella seduta del Consiglio che si svolgerà tra lunedì e martedì, presenterà una mozione per chiedere alla Regione una serie di provvedimenti mirati a ridare ai Comuni (e nello specifico a quello di Gorizia, ovviamente) la possibilità di spendere, investire e pagare le imprese.

Cosa che, in base ai criteri per la formazione dei bilanci da parte degli enti locali soggetti al Patto di stabilità, è di fatto impossibile. «Il problema è semplice – ha spiegato ieri, presentando la mozione, il consigliere del Pd Giuseppe Cingolani, parlando da coordinatore delle forze d'opposizione, assieme a Livio Bianchini (Sel), Roberto Criscitiello (Federazione della Sinistra) e Marco Rota (Pd) - . Il saldo finanziario di competenza mista terrà conto, per la parte riguardante gli investimenti, solo degli incassi e dei pagamenti effettivamente realizzati nell'anno in corso, ovvero il 2013. Per questo il Comune non potrà impiegare soldi incassati negli anni precedenti per effettuare qualsiasi tipo di pagamento, per non avere un saldo negativo ed incorrere così nel taglio dei trasferimenti nell'anno successivo».

La conseguenza, secondo l'opposizione, sarà il fallimento e la chiusura di imprese (che non verranno pagate dai Comuni), licenziamenti, disoccupazione, disagio sociale, opere incompiute e cantieri abbandonati.

Nel caso di Gorizia, un enorme punto interrogativo grava ad esempio su progetti quali il nuovo canile, l'ascensore al Castello, il rinnovamento dei due corsi.

E a questo si aggiungerebbero le richieste di risarcimento da parte delle ditte, che il Comune non potrà pagare perchè con le mani legate dal Patto di stabilità.

Nel documento si propone di escludere dal saldo di conto capitale le riscossioni ed i pagamenti dei residui, e di poter utilizzare per il pagamento ad esempio mutui contributi già introitati, ed avanzi di bilancio degli anni precedenti.

«Ma al di là dell'importanza dal punto di vista pratico, l'esito della votazione in Consiglio di questo nostro documento avrà anche importanza politica – precisa Cingolani -: in Consiglio ci sono infatti Romoli, che è presidente del consiglio delle autonomie locali, e Valenti, che è presidente della Commissione Bilancio della Regione. Ci aspettiamo da loro una presa di posizione netta, e nessuna ambiguità».

Marco Bisiach

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