Il Congresso di Parigi celebra i successi dei cardiologi triestini
Successo internazionale dei cardiologi triestini nell’area dello scompenso cardiaco e della genetica delle Cardiomiopatie. Il Congresso di Parigi della società Europea di cardiologia organizzato nei giorni scorsi ha riconosciuto l’importanza dello studio sull’impiego dei beta bloccanti nell’anziano, realizzato in collaborazione con un’equipe del Karolinska Institute di Stoccolma. In quel settore i ricercatori triestini si sono distinti dagli anni ‘90 fra i primi al mondo, superando vecchie impostazioni e aprendo la strada a terapie che contribuiscono a rallentare la progressione e aridurre la mortalità nello scompenso cardiaco, una condizione diffusa nella popolazione, in costante aumento in relazione con i progressi della medicina e l’invecchiamento della popolazione.
Al Congresso sono stati presentati anche i dati in imminente pubblicazione nella prestigiosa rivista Journal of the American College of Cardiology sulla caratterizzazione di un nuovo gruppo di Cardiomiopatie ad elevato rischio aritmico. In collaborazione con l’Istituto di Scienze Cardiovascolari dell’Università di Denver sono state descritte le caratteristiche cliniche, genetiche e di evoluzione della malattia. Anche in questo caso si tratta di studi avanzati multidisciplinari, internazionali che rompono paradigmi classificativi aprendo al progresso delle conoscenze, terapie personalizzate e medicina di precisione. «Quello ricevuto a Parigi - commenta Gianfranco Sinagra, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare AsuiTs - rappresenta il giusto ed autorevole riconoscimento all’impegno collaborativo internazionale trentennale di decine di ricercatori di vari ambiti disciplinari dalla clinica alla biologia molecolare, dalla genetica all’imaging avanzato ed alla patologia cardiovascolare di alto profilo. Settori tutti all’avanguardia in AsuiTs e nel sistema Trieste della ricerca». Sistema che festeggia anche un altro traguardo: il successo del recente volume edito da Springer interamente basato su casistica del Centro di Trieste “Dilated Cardiomyopathy: From Genetics to Clinical Management”. —
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