Il Consorzio di bonifica versione smart working non ferma la sua attività

Bonaventura Monfalcone-21.08.2015 Riunione Consorzio-Europalace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.08.2015 Riunione Consorzio-Europalace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Con la stagione irrigua alle porte impensabile fermare l’attività del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina, «per fronteggiare la crisi abbiamo preferito puntare su tecnologia e innovazione - riferisce il presidente Lorenzon - attivando il modello organizzativo dello smart working. Gli operatori sono collegati in tempo reale anche con l’utenza, il servizio tributi garantisce riscontro immediato a tutte le richieste».

Il Consorzio non è nuovo al mix agricoltura-tecnologia, da un paio d’anni è attiva la app Irrig@re tramite cui gli utenti accedono al servizio irriguo con il proprio smartphone o mediante il sito “Irrigare”. Il sistema, che gestisce circa 10.000 posizioni contributive, oltre a garantire una visione informatizzata di tutti i settori in uso, consente all’utenza di pianificare e scegliere in autonomia i propri turni di lavoro. Fruire dei servizi on-line senza affollare gli uffici della sede di Ronchi dei Legionari non è quindi una novità per gli utenti del Consorzio.

Nella sede consortile viene comunque garantita, mediante una turnazione degli addetti, la presenza quotidiana di un impiegato tecnico e di un impiegato amministrativo. Riorganizzata anche l’attività del settore operaio. Undici addetti seguono un comprensorio di 58.089 ettari, da Muggia a Prepotto.

Tra le misure intraprese in tempo di Covid-19, oltre alla diversificazione degli interventi manutentivi con assegnazione di mezzi distinti per operatore, è stata adottata la soluzione, per evitare assembramenti, di arrivo al mattino e uscita alla sera, scaglionati di 15 minuti in 15 minuti.

Il presidente sottolinea: «Marzo è il mese in cui il Consorzio lavora a pieno ritmo per manutenere e testare le reti irrigue in preparazione all’apertura degli impianti a maggio. In realtà, negli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico, siamo stati costretti ad attivare il servizio già da metà aprile. Attualmente stiamo lavorando su più fronti. L’emergenza da Covid-19 ci ha spinto ad accelerare su un percorso che avevamo già intrapreso da tempo». —

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