Il Dante apre la corsa al test d’ingresso

Università in vista per la maggior parte dei liceali. Bob Kennedy e Tangentopoli scelti tra i temi al centro delle tesine



Sono tutti pronti a iscriversi all’Università gli studenti del liceo Dante-Carducci che in questi giorni stanno affrontando gli orali della maturità 2018. Tanti hanno già scelto la facoltà da frequentare dopo l’estate, altri sono ancora in dubbio tra diverse scelte, altri ancora stanno valutando se frequentare l’ateneo triestino o partire per un’altra città.

Ieri, per molti, l’ultima fatica davanti alla commissione, mentre fuori amici e compagni aspettavano i maturandi per dirigersi subito al mare o festeggiare la conclusione degli sforzi sui libri. Interrogazioni lunghe, secondo il racconto di vari ragazzi, provati ieri anche dal caldo. «È durata un’ora e venti - dice Carlotta de Radio -. Ho appena finito, è stato stancante. Ho iniziato a parlare sciolta, mi hanno interrotto solo per chiedermi qualche spiegazione aggiuntiva riguardo matematica. Nel complesso era tutto fattibile. Da grande voglio diventare un’assistente sociale, quindi ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Scienze sociali. Ma prima riposo e vacanza».

Non svela ancora la decisione post matura Juan Catalan, ancora in una fase di valutazione. «Mi sono orientato su alcuni percorsi universitari che prevedono il test d’ingresso - spiega -. Vediamo come andranno e in base a quelli deciderò. Intanto ho concluso l’orale e sono abbastanza soddisfatto. Gli scritti sono andati bene nella prova di italiano e nel test, la seconda un po’ meno. Spero in un 70».

Il primo impatto con la commissione è rappresentato come consuetudine dalle tesine, e anche al Dante Carducci i ragazzi hanno spaziato tra argomenti legati al programma scolastico, tematiche di attualità o argomenti più particolari, voluti per catturare l’attenzione dei docenti. «Nel mio caso ho scelto di scrivere su Tangentopoli perché è una vicenda che mi ha colpito e ho voluto approfondire in autonomia tutto – racconta Simone Fiordigigli -. In classe non ne abbiamo parlato, è un mio interesse personale. Sto per entrare tra pochi minuti davanti ai professori, ho un po’ d’ansia ma c’è soprattutto tanta voglia di finire tutto. Non ho studiato moltissimo, mezz’oretta al giorno di media, ma mi sento preparato, speriamo bene. Finita l’estate ho scelto Storia, forse andrò fuori Trieste. Non so quali sviluppi potrò avere lavorativamente dopo questa laurea, ma almeno seguirò qualcosa che mi piace». «Ho deciso di presentare agli insegnanti uno scritto sull’industria culturale, perché sono stato attirato dal dibattito che si è innescato a livello nazionale - spiega Mauro Fulco -. Adoro scrivere, quindi continuerò con la facoltà di Lettere, Comunicazione e Spettacolo. La matura l’ho vissuta bene, non è stata sfiancante come temevo». Curiosa poi la tesina di Sara Gandini. «Tratta della “donna sadica”, nell’ambito delle Scienze umane, dell’arte e della letteratura, volevo essere originale - puntualizza -. Mi è venuta l’idea dopo aver letto un libro e l’ho sviluppata senza difficoltà. In estate prenderò la decisione definitiva per il mio futuro, per il momento sono orientata verso la facoltà di Scienze della Formazione a Udine». «Anch’io volevo portare alla commissione qualcosa di speciale - dice Chiara Di Marco -. Ho dedicato la tesina alla figura paterna, partendo con una serie di riflessioni da un libro scritto nel cinquantesimo anniversario della morte di Robert F. Kennedy dal figlio. Ho trovato i professori molto attenti, credo sia piaciuta. Sono abbastanza soddisfatta dell’esame, ho già scelto la facoltà di Psicologia, intanto tre anni a Trieste, poi si vedrà se restare o cambiare».

In alcuni istituti gli orali sono finiti o in via di esaurimento, ma molti studenti, dei licei soprattutto, continueranno anche nei prossimi giorni. Nel frattempo tanti si stanno organizzando per partire con amici o compagni di classe, per quello che definiscono il “viaggio della matura”. Tra le destinazioni più gettonate Grecia e Spagna. —



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