Il dolore di migliaia di esuli rivive nell’ex campo profughi

«Uno dei luoghi simbolo dell’esodo istriano, un luogo che tutti i cittadini dovrebbero conoscere, a partire dagli studenti e da chi ha a cuore la storia dell’Italia e del nostro martoriato confine orientale». Sono le parole del segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli che, in occasione del Giorno del Ricordo, è stato in visita al museo di carattere nazionale del Centro raccolta profughi di Padriciano, dove è stato accolto dal presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, dalla vicepresidente vicaria Nelia Verginella e dal segretario generale Raffaele Tamaro.
«Qui - ha ricordato Shaurli - migliaia e migliaia di persone sono passate, dopo aver abbandonato le proprie case e tutto quel che avevano per poi andare in ogni angolo del mondo. Qui hanno sofferto e patito condizioni estreme di disagio. In un momento in cui si usano spesso queste giornate per tirare politicamente per la giacca queste tragedie, si riparta dalla storia e dalla conoscenza di cosa furono questi luoghi, del dramma di centinaia di migliaia di italiani che furono espulsi dalla loro terra natale». Il presidente Lacota, da parte sua, ha esposto i progetti di valorizzazione del museo, più concreti dopo la firma di apposito protocollo d'intesa tra la Regione Fvg e l'Unione degli Istriani, cui sono seguiti bandi che hanno permesso di ottenere risorse da dedicare alla ristrutturazione e agli allestimenti.
Oggi e domani, proprio in occasione del Giorno del ricordo l’ex Campo profughi di Padriciano - dove i visitatori possono trovare materiale didattico ed espositivo, foto d'epoca, documenti originali, pannelli esplicativi, planimetrie, nonché dalle masserizie - osserverà degli orari straordinari di apertura: dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16. —
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