Il fuoco divampa sul Carso sloveno di fronte a Gorizia, 100 ettari di bosco andati in fumo

A favorire il propagarsi delle fiamme è stata la giornata ventosa, che ha reso difficile il lavoro dei vigli del fuoco. Tutte le autorità italiane hanno partecipato alle operazioni

Aggiornamento delle 12.30 del 22 agosto. Le prime stime parlano di 100 ettari di bosco carsico andati in fumo, ma le squadre di intervento stanno ancora lavorando per mettere in sicurezza l’area devastata dall’incendio scoppiato ieri mattina, mercoledì 21 agosto, a ridosso del confine di Gorizia, intorno al monumento-museo di Cerje. Dopo un’intensa notte di lavoro, la situazione al momento sembra essere sotto controllo. Come reso noto da Simon Vendramin, comandante dei vigili del fuoco di Nova Gorica, l’attività ha coinvolto 240 persone ieri e altre 190 sono al lavoro oggi, giovedì 22 agosto. Nell’ambito delle attività di cooperazione transfrontaliera l’Italia ha contribuito alle operazioni di spegnimento delle fiamme con un elicottero, 6 guardie forestali e 42 volontari della protezione civile provenienti dalle squadre di 10 Comuni tra le province di Gorizia e Udine.

GORIZIA. Un nuovo incendio ha colpito l’area del Carso. Il rogo è divampato in territorio sloveno, ma il fumo può essere visto da gran parte della pianura isontina e ha invaso tratti del Vallone. Vigili del fuoco, Corpo forestale regionale e Protezione civile sono in allerta. A favorire la propagazione del fuoco è stata la giornata ventosa, con le raffiche che hanno reso difficile il lavoro dei soccorritori e la siccità delle ultime settimane che ha reso secco e arido il terreno, nonché la vegetazione

Da parte slovena sono stati utilizzati nelle operazioni di spegnimento anche elicotteri militari, che hanno scaricato l'acqua sulle fiamme dopo averla prelevata dal Vipacco. In rinforzo sono state inviate alcune squadre dei vigili del fuoco di Gorizia.

Incendio sul Carso sloveno: l'elicottero fa rifornimento d'acqua nel Vipacco

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