Il Fvg per l’Ue è “rosso scuro” e oggi arriva la decisione di Speranza: in bilico il ritorno in zona gialla

TRIESTE Niente giallo, a quanto pare, dalla prossima settimana, ma da quella successiva. Rosso scuro, invece, già da ieri nella mappa comunitaria dei contagi. Il Friuli Venezia Giulia in mezzo alla pandemia balla tra i colori. La linea della prudenza del ministero della Salute pare rinviare alla seconda settimana di febbraio il passaggio dall’arancione al giallo, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, con una decisione che il governatore Massimiliano Fedriga definisce «vergognosa», inserisce il Fvg tra le aree considerate più a rischio di diffusione del contagio (questione di numeri: con tanti tamponi, si superano i 500 positivi al coronavirus in 14 giorni ogni 100.000 abitanti), con conseguenti raccomandazioni e restrizioni.
Nell’aggiornamento del primo pomeriggio di ieri, basato sulla proposta presentata martedì scorso dalla Commissione Ue, il Fvg si trovava in rosso scuro assieme a Veneto, Emilia Romagna e Bolzano, ma solo un paio d’ore dopo ecco la correzione: le regioni di Luca Zaia e Stefano Bonaccini spariscono dalla mappa, restano solo Fvg e Alto Adige. Un problema non di poco conto perché la classificazione comporta l’obbligo per i residenti di un tampone preventivo (molecolare o antigenico) per viaggiare verso altri Paesi Ue, con tanto di quarantena all’arrivo, e c’è pure la raccomandazione di estendere le misure agli spostamenti interni da una regione rosso scuro a una in una fascia di rischio inferiore.
Nell’attesa di un’iniziativa del governo sollecitata dalla Conferenza delle Regioni in una lettera a firma Bonaccini, il Fvg guarda intanto alla zona di inizio febbraio. Il report ministeriale sul 18-24 gennaio conferma il trend in frenata della pandemia, con un Rt, l’indice di contagio, di 0,68, in riduzione dallo 0,88 venerdì scorso. Ma, nonostante una quindicina di giorni «con dati da zona gialla», come da sintesi di Fedriga, e pur con un Dpcm che prevede che «la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione», da Roma filtra che il Fvg, come altre regioni in arancione dal 17 gennaio, vedrà decorrere i 14 giorni dalla prima certificazione di una situazione meno preoccupante di quella che ha portato all’ordinanza restrittiva. E dunque il giallo, ma l’ufficialità arriverà solo oggi, dovrebbe tornare dalla seconda settimana di febbraio.
Nel report, Rt a parte, con la conferma della capacità di monitoraggio del sistema di sorveglianza regionale, sono in miglioramento anche i dati sul rapporto positivi/tamponi (dal 21,3% al 12,5%), sul totale dei casi riportati alla Protezione civile (da 4.533 a 3.572), sui focolai attivi (da 1.775 a 1.562), sui nuovi focolai (da 705 a 526), sul tasso di occupazione dei posti letto Covid in area medica (dal 54 % al 52%), mentre sale quello in terapia intensiva (dal 36% al 37%). Quando ai numeri di giornata, si continua con luci e ombre. I nuovi positivi sono 642, la somma tra i 489 emersi da tampone molecolare (su 7.624, 6,41%) e i 153 da test antigenico rapido (su 1.536, 9,96%). L’incidenza sul totale dei controlli (9.160) sale al 7,01% dal 5,28% di mercoledì, ma cresce anche il valore più significativo, vale a dire il rapporto tra contagi e persone sottoposte per la prima volta al tampone: il 24,05% di giornata significa un positivo ogni quattro test ed è la percentuale più alta dal 16 gennaio. A contrarre il virus da inizio pandemia sono state 66.166 persone, di cui 29.174 in provincia di Udine (+384), 14.927 a Pordenone (+126), 13.285 a Trieste (+73), 7.974 a Gorizia (+54) e 806 di fuori regione (+5). Tra i dati sulle 24 ore diffusi dalla Regione emergono 51 positività nelle strutture per anziani (41 tra gli ospiti, dieci tra gli operatori) e 8 nel Ssr, di cui una (un Oss) in Asugi.
Altri 21 decessi (uno pregresso) portano il totale a 2.346, di cui 1.126 a Udine (+14), 539 a Trieste (+3), 527 a Pordenone (+3) e 154 a Gorizia (+1). Gli ospedalizzati nei reparti a media e bassa intensità sono 619 (-27, e -67 negli ultimi tre giorni), quelli nelle terapie intensive 59 (-2). Era dal 27 dicembre che non si scendeva sotto i 700 ricoveri. Gli attualmente positivi sono 11.360 (-32), i totalmente guariti 50.936 (+649), i clinicamente guariti 1.524 (+4), gli isolamenti 10.682 (-3). —
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