Il generale: «Cerco sponsor per le Frecce Tricolori. Chiamatemi al cellulare»

RIVOLTO. Un “assaggio” lo si era avuto già nel 2010 quando ricorrevano i cinquant’anni dalla nascita della Pattuglia acrobatica nazionale. Allora, attorno alla scia tricolore più lunga del mondo, fecero capolino i primi “sponsor”, aziende private che, per la prima volta, crearono un connubio con la Forza Armata per consentire la concretizzazione di un evento molto particolare. Qualcuno gridò allo scandalo, vedendo abbinata l’Arma Azzurra al nome di una nota marca di pasta o al logo di una compagnia telefonica.
Ma i tempi cambiano ed un marchio non sta bene solo sulle casacche di una nazionale di calcio. Il 2015 è l’anno del cinquantacinquesimo compleanno delle Frecce tricolori e il 5 e 6 settembre prossimi la base aerea di Rivolto ospiterà una grande manifestazione aerea. Una kermesse che costa, e costa parecchio. Tanto che l’Aeronautica militare italiana, gravata anch’essa dai tagli alla Difesa, ha pensato bene di correre ai ripari per non rinunciare ad un sogno.
E così, su alcuni quotidiani nazionali, e nello specifico sul Sole 24 ore di sabato, è stato pubblicata una pagina del tutto speciale, una sorta d’appello ai potenziali sponsor, istituzioni, aziende, associazioni, affinchè portino quei fondi necessari a mettere punto un programma indimenticabile per gli appassionati delle “macchine volanti”.

In calce all’annuncio anche un numero telefonico al quale chiedere informazioni e, negli auspici, dare la propria disponibilità per l’occasione. Non un numero qualsiasi, ma quello di un generale, un ufficiale al quale è data la responsabilità del progetto. «Abbiamo già avuto alcuni contatti – spiega il diretto interessato Roberto Di Marco – e qualcuno è già diventato partner ufficiale di un compleanno speciale per la nostra Aeronautica. Rispetto a quanto avveniva nel passato abbiano dato un’impronta più manageriale a questa nostra attività, proprio perché i tempi cambiano e bisogna aprirsi a nuovi orizzonti per poter guardare al futuro con piglio deciso. Pensiamo che possa essere una buona opportunità per un privato investire anche sulla Pan».
Il telefono del generale è squillato spesso in queste ore. Tra le tante telefonate anche quella di un ragazzino che chiedeva dove si potessero acquistare i biglietti per la manifestazione di settembre. Che, ricordiamolo, sarà completamente gratuita. Tra gli sponsor ci sarà nuovamente Fastweb, che ormai da tempo abbina gli MB339 alla possibilità di una navigazione in rete veloce come un caccia, ma non mancherà la presenza della Regione. Già un anno orsono, infatti, la giunta Serracchiani ha voluto rimarcare l’interesse dell’amministrazione regionale verso un’eccellenza del suo territorio, destinando nella la recente Finanziaria 150mila euro per il progetto “Frecce Tricolori Live”, il quale vede nella base friulana uno delle possibili mete di presenza turistica nel Friuli Venezia Giulia.
Uno “scampolo” di quel più vasto piano di promozione turistica che si svilupperà anche costruendo delle infrastrutture logistiche al servizio degli appassionati. Un binomio, quello tra pubblico e privato, che si riscontra anche altrove e che oggi diventa indispensabile anche per quel settore del Paese, la Difesa appunto, che sino a ieri si pensava potesse andare avanti da sola, senza supporti di alcun genere. Non si sponsorizzano cannoni o missili terra-aria, ma la “missione” di ambasciatore dell’Italia all’estero delle Frecce Tricolori è ormai conosciuta bene.
Sarà anche per questo che la pattuglia acrobatica “Al Fursan” degli Emirati Arabi è equipaggiata, sin dalla fondazione, nel 2010, con 7 Aermacchi MB-339, velivoli progettati e costruiti interamente in Italia. Una mano all’export, dunque, non certo di poco conto.
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