Il new deal degli ingegneri parte dal focus sui Bitcoin

“Bitcoin e crittovalute – dal catasto tavolare alla Blockchain”: un tema di forte attualità, spiegato ieri al Mib da un esperto, Marino Miculan, professore associato in Informatica e docente di “Reti di calcolatori” e “Sistemi Distribuiti” all’Università di Udine. L’argomento è stato declinato appositamente per un pubblico specifico, quello degli iscritti all’Ordine degli ingegneri di Trieste, che ha organizzato appunto un incontro al palazzo del Ferdinandeo in occasione dell’assemblea annuale dell’Ordine stesso.
Un’occasione che ha dato modo alla nuova presidente dell’ordine, Elisabetta Delben, di presentarsi ai suoi colleghi e di espletare per la prima volta in prima persona l’ordine del giorno, tra l’approvazione dei bilanci e le solite varie ed eventuali. Sarà dunque una donna a coordinare il gruppo di professionisti per i prossimi tre anni, prendendo il posto di Salvatore Noè, che resta all’interno del Consiglio nominato già lo scorso anno e composto da Daniele Agapito, Stefano Longhi, Mario Bucher, Diego Bravar, Valentina Fernetti, Vito Antonio Ardone, Salim Fathi, Paolo De Alti e Giacomo Del Zotto. Libera professionista, a capo di uno studio, Delben, triestina, classe ’74, è specializzata in Ingegneria civile ed è anche direttore tecnico di Eva srl, una società che si occupa di ambiente.
Il pomeriggio di ieri è stato pure il momento per comunicare i nomi degli ingegneri che, come volontari, sono andati nel Centro Italia per prestare la propria professionalità a servizio dei terremotati. Hanno eseguito dei sopralluoghi per valutare l’agibilità di alcuni edifici. Questo grazie al coordinamento della Protezione civile e al Consiglio nazionale degli ingegneri. «C’era bisogno di strutturisti agibilitatori, che appurassero la possibilità di utilizzare nuovamente un edificio cui è seguita una compilazione di alcune specifiche schede. Altri colleghi sono andati in supporto di un’altra area, il cui compito era il caricamento di dati e la gestione complessiva». Hanno dedicato così parte del proprio tempo libero, dando una disponibilità di almeno una settimana.
Gli “angeli” triestini dell’ingegneria sono stati Giovanni Basilisco, Riccardo Cantarini, Marcello Crinò, Cristiano De Stabile, Alfredo Della Coletta, Furio Frittoli, Agnese Inchingolo, Daniele Melchiori, Jean Daniel Rotilio, Roberto Rovatti, Marco Simic, Livio Stefani, Massimo Veronese, Roberto Zamparo e Francesco Zotta. Spazio è stato dato anche ai giovani, con i nuovi iscritti che si sono laureati negli ultimi tre anni. Una lista, fortunatamente, lunga: Elisabeth Antonaglia, Nicholas Anziutti, Lorenzo Bradas, Giorgio Contento, Davide Cuk, Simone giorgi, Lorenzo Goglia, Massimiliano Kraus, Sofia Leiter, Lorenzo Lorenzutti, Marco Macchi, Niccolò Malech, Erik Petaros, Riccardo Rossi, Massimiliano Spadaro e Andrea Zardetto.
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