Il papà: «È uscito con gli amici Alle 5 alla porta i carabinieri»
FIUMICELLO VILLA VICENTINA. Aveva solo 22 anni Davide. Abitava in via Trieste, a Fiumicello, dove la famiglia è molto conosciuta. Un ragazzo che amava la vita e che adorava stare in compagnia degli amici. Dopo le scuole medie, aveva frequentato per qualche anno l’istituto alberghiero e ora si era preso un periodo di pausa per decidere che cosa fare da grande. Sabato sera, Davide aveva incontrato gli amici al solito posto, al bar Break and Bike di Aquileia, gestito dall’amico Fabio. Da lì erano partiti per una serata all’insegna della spensieratezza e del divertimento. Prima di rientrare a casa si erano fermati al Moby Dick, nel centro di Fiumicello. Davide era salito in macchina con Stefano e altri amici. Stavano tornando a casa. Una serata come tante, finita in tragedia. Ad attendere Davide, a casa, c’era il papà, Germano, che non riesce a trattenere le lacrime. «Sabato sera mi aveva detto che sarebbe uscito con gli amici, come faceva spesso – racconta il papà –. Alle 5 del mattino hanno suonato il campanello. Erano i carabinieri, che mi hanno dato la notizia. Ora voglio solo stare solo. È un dolore che toglie il fiato, che annulla». Davide era figlio unico. Lascia il papà Germano, con il quale abitava a Fiumicello, e la mamma Gabriella Zuttion, che risiede in un altro comune. Il cugino, l’ex sindaco di Terzo di Aquileia, Michele Tibald, è sconvolto. «Sappiamo che sabato sera – dice – Davide era uscito con gli amici, erano in tanti. Alla solita compagnia si erano unite anche altre persone, amici degli amici, come succede spesso. I ragazzi hanno organizzato le macchine per tornare a casa. Molti non si conoscevano nemmeno. Hanno deciso in base al percorso più comodo per rientrare. La nostra famiglia si è stretta ai genitori di Davide. Era il cuginetto più piccolo, quello coccolato da tutti. Siamo affranti». La Lancia Y è stata sequestrata e portata nella sede della carrozzeria Comelli di Cervignano. Il conducente, Stefano Bertogna, risiede ad Aquileia. Dopo un’esperienza lavorativa in Spagna, è rientrato in paese dove lavora. Ricoverato all’ospedale di Monfalcone, in seguito all’incidente ha riportato la frattura della mandibola. Non è grave. Alessandro Musian, di Terzo, studente al liceo delle scienze umane a Cervignano, figlio dell’attuale vicesindaco di Terzo, Nicola Musian, è stato portato al nosocomio di Udine, in osservazione. Non sarebbe in gravi condizioni, così come Simone Menon, di Fiumicello, che lavora come artigiano assieme al padre. —
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