Il parco pubblico del Rio Ospo si affida a una nuova gestione

MUGGIA
Si prospetta un’estate a pieno ritmo e di possibile ulteriore sviluppo per il parco del Rio Ospo, che non è solo la struttura pubblica più estesa della provincia con spazi espressamente dedicati ai cani, ma che è stato pensato appunto anche come un autentico parco pubblico attrezzato affinché la collettività possa usufruire dei diversi servizi presenti e partecipare a eventi, manifestazioni e iniziative organizzabili in loco. Inaugurato nel luglio del 2014, il parco - situato alla foce del corso d’acqua che rappresenta il “limes” con l’Istria - è una maxi area da quasi 18 mila metri quadrati che il Comune di Muggia ha in concessione dall’Autorità portuale fino al 31 dicembre 2022. Area per la quale l’ente rivierasco si era avvalso finora - per l’attività di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria - della collaborazione a titolo gratuito dell’Interland Consorzio Cooperativa Sociale, collaborazione autorizzata a propria volta dalla stessa Autorità portuale. Scaduta la convenzione con il precedente gestore dell’area, sarà ora la Cooperativa Querciambiente a occuparsi del parco per quanto concerne la stagione estiva 2021, fino a ottobre di quest’anno, oltre a dare avvio a una fase di co-progettazione finalizzata ad assicurare continuità e stabilità nel tempo proprio nell’ottica di un un’attenta gestione e di un preciso sviluppo dell’area stessa.
Allo scopo di rendere tale parco il migliore luogo possibile della zona per lo svago e il relax, tra l’azzurro del mare e il verde della rigogliosa e curata vegetazione dell’area, la manutenzione del verde pubblico e dei manufatti presenti, la periodica svuotatura dei cestini nonché la pulizia dell’intero comprensorio saranno, quindi, in carico alla cooperativa sociale triestina, che ha peraltro la sua sede operativa proprio a Muggia. Per la co-progettazione e il piano di valorizzazione dell’area, inoltre, la Querciambiente sarà accompagnata quest’estate da altri tre soggetti, ossia l’Associazione L’Altra Italia Ambiente, l’Asd Hockey Club Trieste e la ditta Patrizia Cattaruzza che, collettivamente e singolarmente, si occuperanno di programmare attività educative, ricreative, sportive e ludiche nel parco stesso.
«Si tratta di un’area – evidenzia l’assessore alla Valorizzazione del patrimonio Stefano Decolle – che in questi anni è stata restituita alla comunità come zona gratuita, ed è stata fatta crescere, nel rispetto della natura, come luogo funzionale, pubblico, libero e per tutti». Un’area che, rimarca Decolle, ora «sarà riqualificata ancor di più grazie alla titolarità che quest’amministrazione ha ottenuto su Molo Balota, così come quella guadagnata sulla Sp 14 sarà funzionale allo sviluppo della nostra costa, dove a breve sarà restituita alla comunità un’altra zona pubblica, gratuita, libera e per tutti, e parlo del parco di Acquario».
Su quest’ultimo punto l’assessore apre anche uno spiraglio sulla “questione” senso unico in direzione Lazzaretto: «Personalmente credo che i tempi siano ora maturi anche per una sperimentazione di una nuova viabilità che veda testare per l’appunto il senso unico in direzione Lazzaretto».
Il parco del Rio Ospo, negli anni, è stato protagonista di diverse opere di riqualificazione che hanno visto, tra l’altro, la posa a dimora di piante per siepe a cosiddetta “mitigazione ambientale” e di un camminamento con piastre anti-trauma, la realizzazione di due “ring sgambatura” per cani e di box singoli per lo stazionamento degli stessi. Dotato di un’area gioco per bambini e di un campo di beach volley, è munito pure di tavoli e panchine per riposo e pic-nic e di un chiosco risto-bar, fresco di riverniciatura.—
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