Il Pd pronto all’offerta per ricomprare la sede che era del vecchio Pci

il progetto

I dem di San Pier d'Isonzo presenteranno un'offerta per l'acquisto della sede prima del Pci, poi dei Ds e quindi del Pd, uno dei beni coinvolti dalla liquidazione del patrimonio della Fondazione Isonzo. Lo conferma il segretario locale Enrico Gherghetta, in attesa, comunque, di avere indicazioni più precise sui tempi dell'operazione di alienazione affidata all'avvocato Nicola Cannone.

«La sede di fatto è composta da una stanza al piano terra - spiega Gherghetta - e da un locale al primo piano, utilizzato come magazzino, ma è un bene nato dal sacrificio e dal lavoro di tante persone e quindi faremo il possibile perché non vada perso e rimanga un luogo in cui ci si possa incontrare e confrontare».

Dopo l'uscita dal Pd, tre anni fa, dell'allora consigliere comunale e segretario Michele Fappani e di diversi iscritti a favore di Mdp-Art. 1, a San Pier il partito ha iniziato un'azione di ricostruzione affidata all'ex presidente della Provincia Enrico Gherghetta. «Di iscritti al Pd ora ce ne sono 50 circa - afferma -. La nostra linea è quella di fare iniziative costruttive per un piccolo centro che conta 2 mila abitanti, sempre nell'interesse della comunità, mai in modo ideologico». Una posizione che il Pd è intenzionato a mantenere anche il prossimo anno, quando si andrà al rinnovo dell'amministrazione comunale, come anticipa Gherghetta. I dem saranno senz'altro della partita, e quindi poter disporre di un punto di riferimento anche fisico ha la sua importanza. Resta da vedere in che termini il Pd parteciperà alle amministrative.

La sede del circolo di San Pier d'Isonzo del Pd è stata in ogni caso valutata 17.710 euro, una cifra ritenuta abbordabile, nel caso in cui non subisca dei rialzi e non si facciano avanti altri pretendenti. Il patrimonio, in vendita, della Fondazione Isonzo è costituito da 19 beni situati nella Bisiacaria e nel resto dell'Isontino, con un valore di stima complessivo di 1.529.510 euro. —

La. Bl.

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