Il porto di Trieste gioca il derby turco

Istanbul conquista anche il terzo terminal. Samer: «Forte crescita»
Lasorte Trieste 04/10/13 - Porto, Molo VII, Gru
Lasorte Trieste 04/10/13 - Porto, Molo VII, Gru

L’instabilità politica in Turchia non crea alcun contraccolpo sull’autostrada del mare per Trieste. «Che paradossalmente si sta rafforzando e si prepara a un balzo ancora più lungo per il 2018», afferma Enrico Samer che ha partecipazioni in due dei tre terminal triestini, capolinea di una rotta “creata” qualche decennio fa dalla sua famiglia. Oggi la Mezzaluna sventola su un’ampia porzione dello scalo e fa da traino a una stagione felice che ha visto il porto di Trieste stabilire il record italiano di treni complessivamente movimentati: sono stati 7.631 e hanno sancito il sorpasso su La Spezia, storicamente leader in questo settore. Con l’operazione completata all’inizio di dicembre i turchi hanno acquisito la maggioranza anche del terzo terminal, quello della Emt di Francesco Parisi sul Molo Sesto. Oggi si gioca dunque in acque triestine un derby turco di serie A marittima che vede confrontarsi in una concorrenza quasi spietata la Un ro-ro che ha come partner Samer su un’ampia area che comprende Riva Traiana e Molo Quinto e la Ekol in join venture con Parisi. La stessa Un ro-ro ha acquisito proprio in questi giorni una terza compagnia turca, la Ulusoy che controlla, ancora con Samer a fianco, il terzo terminal che gestisce gli ormeggi compresi tra i Moli Sesto e Settimo.

Oggi sono venti i traghetti che settimanalmente uniscono la Turchia a Trieste: è l’autostrada per traghetti ro-ro più affollata del Mediterraneo e la punta di diamante è il terminal di Un ro-ro - Samer. «Nel 2016 - riferisce Enrico Samer - abbiamo abbattuto il muro dei 200mila camion trasportati con una crescita del 2% rispetto all’anno precedente, in realtà un aumento ancora contenuto perché il reale balzo in avanti contiamo di farlo nel 2018. I traghetti settimanali da questo terminal sono comunque 12 e raggiungono 4 porti turchi: Mersin, Cesme, Ambarli e Pendik. Sta crescendo però anche il traffico di container caricati sui traghetti, novità di questi ultimi anni: nel 2016 ne abbiamo movimentati 30mila con una crescita del 5%». Si stanno moltiplicando anche i volumi e i trasporti eccezionali che utilizzano la rotta per raggiungere le destinazioni in Iran, Kazakistan e Azerbaigian, Paesi dai quali sono sempre più consistenti le richieste di forniture nell’ambito dell’impiantistica.

I turchi per Trieste pensano in grande e a fronte di una nuova concessione di 25 anni che include anche il Terminal frutta rilevato dal Gruppo Gavio hanno incominciato a mettere in atto un investimento programmato di 12 milioni di euro. Il nuovo megaterminal, che punterà molto sull'intermodalità nave-ferrovia, tanto che è in programma una notevole crescita del numero dei treni verso varie località dell’Europa centro-orientale arriverà a occupare una superficie complessiva di oltre 174mila metri quadrati. Il progetto prevede tra l'altro, dopo la demolizione di un capannone sul Molo Quinto, la ripavimentazione dell'intera area del Molo Quinto (costo stimato in 3,3 milioni), che è già incominciata e il potenziamento ferroviario dello stesso per una spesa di 1,3 milioni che avverrà con la sistemazione dei fasci di binari sulla Riva Nord (con realizzazione di una nuova via di corsa della lunghezza di 338 metri), e dei loro collegamenti al parco ferroviario portuale, il che permetterà la formazione di rimorchi ferroviari cargo per il trasporto di container o trailer. È previsto anche il posizionamento di una gru transtainer di banchina del valore di 3,2 milioni che è già stata ordinata a una ditta austriaca e che sarà posizionata a fine autunno. «Inoltre due traghetti - aggiunge Samer - vengono ora sottoposti a lavori di allungamento al termine dei quali saranno in grado di trasportare ciascuno 300 camion». Samer si rammarica del fatto che Grimaldi non abbia accettato la collocazione a Monfalcone dei traghetti per la Grecia, ma ammette che un trasporto passeggeri verso la Turchia non viene nemmeno preso in considerazione oltre che per i tempi lunghi di percorrenza anche perché «l’indotto anche sulla città è molto superiore con il trasporto merci». Si dice complessivamente soddisfatto del trend che vede il porto di Trieste in rialzo in molti settori, vede con favore la realizzazione di una seconda Stazione marittima per le crociere in Porto vecchio e ritiene che prossimamente potranno essere sfruttate anche industrialmente sul Canale navigabile, le nuove aree di Punto franco che sono state spostate dal Porto vecchio.

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