Il presidente dell’Iss Brusaferro porta la madre a fare il richiamo in Friuli Venezia Giulia

La visita al centro iniezioni di Cividale  
Cividale 6 Aprile 2021. Il Prof. Brusaferro acconpagna la madre al richiamo del vaccino Covid 19. © Foto Petrussi
Cividale 6 Aprile 2021. Il Prof. Brusaferro acconpagna la madre al richiamo del vaccino Covid 19. © Foto Petrussi

CIVIDALE. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico, l’udinese Silvio Brusaferro, ha fatto tappa nella mattinata del 6 aprile al palazzetto polifunzionale di Cividale, trasformato in centro vaccini e ieri aperto agli ultraottantenni in attesa della seconda dose e ai cittadini tra i 75 e i 75 anni prenotati per la prima fiala. Una visita dettata da motivi familiari. Tra le persone convocate per il richiamo, infatti, c’era anche la madre di Brusaferro, Maria Teresa, 85 anni («quasi 86» si affretta a precisare»).

Proprio la signora Maria Teresa, accompagnata dal figlio e dalla nipote Ilaria, studentessa universitaria di Medicina, ha lanciato un appello ai suoi coetanei e non solo. « Vaccinatevi, è fondamentale». Lo stesso messaggio ripetuto a chiare lettere dal presidente dell’Iss durante la tappa friulana. «La scommessa – ha ripetuto con convinzione – è avere più vaccini possibile, sia come quantità d’insieme che come numero di produttori, per garantire una copertura di massa nel minor tempo possibile. È questa la via d’uscita».

Quanto ai timori su AstraZeneca Brusaferro non usa giri di parole. «Ogni vaccino, prima di essere autorizzato e dunque immesso sul mercato, è sottoposto a un rigido iter di studi, verifiche e accertamenti. C’è inoltre un continuo e scrupoloso monitoraggio dei possibili effetti collaterali. È del resto chiaro – puntualizza – che si tratta di farmaci nuovissimi, che vanno analizzati sui grandi numeri, in Italia come nel mondo: solo così si potranno acquisire conoscenze più specifiche e dettagliate e ottenere di conseguenza una “mappa” che permetterà di perfezionarli nel tempo. Lo scetticismo però non ha ragione di esistere: vaccinarsi è l’unica strada per uscire dalla pandemia. Adesso, ripeto, la sfida è riuscire a produrre vaccini nelle enormi quantità necessarie». —

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