Il rapinatore maldestro con l’obiettivo delle birre

Si chiama Benito Vicinanza, 22 anni, conosciuto come lo scippatore maldestro. È l’uomo che, con una bottiglia in mano a mo’ di clava ha tentato - giovedì pomeriggio - due rapine: quella all’erborister...
Lasorte Trieste 12/09/15 - Questura, Conferenza Stampa Rapine, Soldatich
Lasorte Trieste 12/09/15 - Questura, Conferenza Stampa Rapine, Soldatich

Si chiama Benito Vicinanza, 22 anni, conosciuto come lo scippatore maldestro. È l’uomo che, con una bottiglia in mano a mo’ di clava ha tentato - giovedì pomeriggio - due rapine: quella all’erboristeria “Antichi sapori” in corso Saba e quella al supermercato In’s in via Catullo. Ma dopo poco è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile e della Volante in via Carducci. L’avevano in breve individuato. È in carcere al Coroneo, come ha disposto il pm Maddalena Chergia. Domani sarà interrogato dal gip Giorgio Nicoli alla presenza del difensore, l’avvocato Luca Maria Ferrucci.

Il movente, se così si può chiamare, dei due colpi falliti, è stato l’alcol, come è stato spiegato in una conferenza stampa in Questura: Benito Vicinanza era ai domiciliari ed è scappato per recuperare i soldi per comprarsi qualche bottiglia.

«È un soggetto particolare che è assistito dal centro di salute mentale», ha spiegato il vice capo della squadra mobile Fabio Soldatich. Ha aggiunto: «Ritengo che, visti i precedenti, l’autorità giudiziaria valuterà al meglio la pericolosità della situazione».

Uno stato “particolare” che è stato evidenziato già nello scorso mese di giugno dal gip Laura Barresi. Aveva accolto la richiesta del difensore di sottoporre l’uomo a una perizia psichiatrica come condizione per il processo con rito abbreviato - fissato per il prossimo 18 settembre - relativo a due scippi avvenuti in marzo che gli erano andati male. Falliti in maniera maldestra. In modo insomma simile alle tentate rapine di giovedì.

La prima azione di Vicinanza era avvenuta il 22 marzo in via Tarabochia. Il giovane aveva puntato direttamente alla borsetta che una donna teneva al braccio. Orietta Krasna, questo il nome della donna obiettivo dello scippatore maldestro, era riuscita a trattenerla e aveva chiesto aiuto. Un ragazzo che aveva assistito alla scena aveva cercato invano di bloccare l’aggressore che era fuggito verso via Slataper.

Pochi minuti dopo in via Roma era stato tentato il secondo colpo. Stavolta l’obiettivo era stato la borsetta di una giovane cinese, Zeng Xiao He. La donna aveva resistito trattenendola con forza. Ma il rapinatore, appunto nel tentativo di strappargliela, le aveva piazzato un violento diretto al volto. Benito Vicinanza era stato “sfortunato” anche stavolta. Infatti alla scena avevano assistito tre giovani passanti. Avevano rincorso e raggiunto lo scippatore che stava fuggendo, anche in questo caso, senza bottino. Nel frattempo erano giunti in via Roma gli agenti della Squadra volante che lo avevano arrestato. Poi gli erano stati concessi i domiciliari. Ma giovedì l’uomo non ha resistito. È uscito da casa per rapinare qualche soldo. Obiettivo dichiarato infine agli agenti: qualche bottiglia di birra.(c.b.)

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