Il re triestino della vendita di aspirapolveri
Il ventottenne Diego ha venduto ben 1100 apparecchi della Folletto in un solo anno. «Il segreto? Sorriso e ottimismo»

Un motivo ci sarà, se un giovane brillante, appena laureato in architettura d’interni, decide di buttarsi anima e corpo nell’avventura Folletto. Che poi sarebbe riduttivo definire solo un’aspirapolvere. Quella della Worwerk è un’icona moderna, una leggenda, un pezzo di costume italiano e non solo. Un business, anche.
Ben fiutato da Diego Brun, recordman assoluto delle vendite nella nostra provincia, con un escalation che fa paura: 900 pezzi venduti nel 2015, poi diventati 1.100 nel 2016, grazie a un’indimenticabile settembre nel quale era riuscito a stipulare contratti per altri 263 apparecchi, finendo per diventare il quinto venditore assoluto in Italia. «Perchè ho fatto questa scelta di carriera? Perchè non mi vedo uomo da stipendio fisso e questo prodotto mi ha conquistato. Basti dire che una famiglia su tre ha il Folletto a Trieste... Da noi il motto è più fai e più guadagni, e devo dire che ho avuto delle grandi soddisfazioni da subito, cose che magari in uno studio professionale non avrei provato...».
Nato 28 anni fa a Isola della Scala vicino a Verona si è diplomato a Mantova. Alla Vorwerk Folletto è approdato nel luglio 2013, «quando ho deciso di licenziarmi dal posto di lavoro che avevo precedentemente come arredatore in un ufficio di Mantova, per provare a dare una svolta alla mia vita nell’ambito della vendita, spinto da una forte voglia di cambiamento, di rivoluzione, che non vedevo raggiungibile facendo la cosiddetta gavetta in uno studio».
Approdato a Trieste per amore, non ci ha messo molto ad assumere l’accento locale. «
Del resto, con i clienti qua se parla solo in triestin
...», scherza.
Di trucchi particolari o segreti assicura di non averne. «Forse l’unico segreto per avere successo in un’azienda cosi grande e importante è la gentilezza e la capacità di adattarsi alle situazioni, grazie anche ad un istinto naturale affinato dai corsi, brevi ma intensi, cui l’azienda mi ha sottoposto».
«Contano sempre sorriso, gentilezza, tranquillità - aggiunge il giovane Diego quando si insiste per sapere quali siano i suoi assi nella manica - oltre che presentarsi davanti ad un cliente o a un potenziale cliente in modo ordinato e pulito. Inutile essere aggressivi, anche se a volte l’ aggressività viene confusa con la determinazione, caratteristica che è essenziale avere per arrivare a trasformare i “no” in “ni” e poi in “sì”. E poi l’ottimismo è l’altro grande segreto. Il prodotto è molto convincente, ma anche quell’un per cento che i venditori mettono a disposizione dell’azienda può realmente fare la differenza».
Insomma, assicura il recordman delle vendite door to door, anche il Folletto, «mi raccomando, non aspirapolvere ma rivoluzionario sistema di pulizie», ha la sua parte.
Al resto contribuisce in aggiornamento pressoché costante. «Bisogna accrescere la professionalità, per conoscere un mercato che è in continua evoluzione, e forse più che la parola “venditore” nelle famiglie che vado a visitare dico di vedermi come un consulente. Per far emergere i bisogni latenti, ma per portare successivamente una soluzione andando di conseguenza a migliorare la qualità della vita, e del loro ambiente domestico, alle famiglie».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video