Il treno “Italo” punta verso Trieste

INVIATO A VENEZIA. «Trieste è sicuramente decentrata e oggi il vettore aereo è ancora favorito rispetto al treno. La Venezia-Trieste, dal punto di vista commerciale, è una linea ferroviaria che ha bisogno di moltre fermate. Ma credo ci sia la possibilità di fare qualcosa: ci sentiremo presto a Trieste con “Italo”. E per ora non aggiungo altro». Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Ntv, è la guida operativa della compagnia ferroviaria, di cui sono azionisti, tra gli altri, imprenditori come Montezemolo, Della Valle, Punzo, Bombassei. Appoggiati da partner come Generali (15%), Intesa San Paolo, Sncf (ferrovie francesi). Ieri Sciarrone era a Venezia per presentare il servizio di “Italo”che dal 3 ottobre collegherà Venezia e Roma, via Mestre-Padova-Bologna-Firenze.
Ingegner Sciarrone, l’interesse per Trieste è forse legato a un socio importante come Generali?
Un azionista di quelle dimensioni è certamente importante e aiuta, ma non è la causa determinante che motiva la nostra attenzione per Trieste.
E’una ragione correlata al trasporto regionale?
No, sono due argomenti distinti. “Italo” è una cosa, la nostra eventuale partecipazione alla gara per il trasporto pubblico locale ferroviario è un’altra.
E parteciperete alla gara che verrà bandita dalla Regione Friuli Venezia Giulia?
Ci sono due regioni che hanno annunciato prossimi bandi per il trasporto ferroviario, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Posso dire che parteciperemo a quelle gare dove i capitolati metteranno tutti i concorrenti nelle stesse condizioni, senza avvantaggiare chi già svolge il servizio. E non ho dubbi che il Friuli Venezia Giulia garantirà massima trasparenza e parità di condizioni. Chiediamo gare vere. In linea di principio siamo favorevoli a sviluppare la nostra presenza nel trasporto locale, perchè rileviamo un eccessivo divario tra la qualità dell’alta velocità e quella dei collegamenti locali. Naturalmente occorre leggere bene i capitolati: dal punto di vista gestionale non vedo grandi problemi, invece occorre verificare la disponibilità quantitativa e qualitativa del materiale rotabile. E speriamo che l’Authority dei trasporti possa operare al più presto.
Dal 3 ottobre Ntv collegherà la Capitale con la Laguna. Cosa vi ha spinto verso Nordest?
Mi vengono in mente tre fattori. Il turismo: gli stranieri, soprattutto gli asiatici, hanno 4 obiettivi di visita, che sono Pompei, Roma, Firenze, Venezia, “Italo” li copre tutti. Il bacino economico: l’area metropolitana centrale del Veneto è tra le più interessanti del Paese. Sull’ipotesi di proseguire verso Est ho già anticipato qualcosa.
Che numeri pensate di fare sulla Venezia-Roma?
A regime, entro la fine del 2014, 2 milioni di passeggeri, ovvero il 25% di quanto complessivamente prevediamo di trasportare.
Perchè via sia una completa strategia di collegamenti per il Nordest manca però la linea da/per Milano.
E’nei nostri programmi ma la focalizzeremo quando ci sarà un’adeguata capacità infrastrutturale. La linea attuale è molto utilizzata da ogni tipologia di treno, non c’è alta velocità e si procede a 200 kmh. Se mi si consente un giudizio personale, trovo assurdo che non siano stati realizzati i 4 binari.
Oltre alla direttrice milanese, quali sono le possibili opzioni del futuro?
Per esempio la linea adriatica, da Milano verso la Puglia passando per Bologna.
Allora, anche in un momento recessivo come questo, c’è spazio per crescere?
Rispondo con tre osservazioni: finora abbiamo trasportato il 30% in più di quanto previsto, Trenitalia ha detto di non aver subìto ripercussioni, in 5 mesi il mercato dell’alta velocità è aumentato del 10%.
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