Il Vipacco straripa in Slovenia e invade alcune abitazioni

A Savogna gli argini del fiume hanno retto, sotto osservazione l’Isonzo. Allagamenti nella zona del Preval: pompieri intervenuti con il canotto a casa di una famiglia di sordomuti. Sottopassi come piscine
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 19_11_2016 Maltempo Isonzo © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19_11_2016 Maltempo Isonzo © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Tutti guardavano con preoccupazione all’Isonzo, memori dell’allarme di appena qualche giorno fa. Ma, questa volta, il “sorvegliato speciale” è stato il Vipacco.

Le piogge torrenziali che si sono abbattute nelle ultime ore hanno finito con l’ingrossarlo a dismisura, causando più di qualche problema in Slovenia dove - ieri pomeriggio - sono state allagate tre abitazioni e invase dall’acqua tutte le campagne circostanti. Fortunatamente, in territorio italiano, a Savogna d’Isonzo, non ci sono stati grossi problemi ma apprensione tanta. «La Protezione civile ha monitorato con attenzione la situazione ma gli argini hanno retto bene», la sottolineatura di Alenka Florenin, sindaco di Savogna d’Isonzo.

Grande paura anche a Mossa, nella zona del Preval e nella parte alta di via Blanchis. Erano anni che non si vedeva un panorama del genere: tanta era l’acqua che era persino impossibile individuare la strada. Nel primo pomeriggio è risuonato l’allarme con l’arrivo di vigili del fuoco, muniti anche di canotto. Pareva che una casa, abitata da due sordomuti, fosse allagata. Si parlava di un metro d’acqua. Fortunatamente, non era così. «L’acqua aveva raggiunto i venti centimetri», spiegano i pompieri. L’idea era di evacuare ugualmente e per precauzione l’abitazione ma gli inquilini hanno voluto restare in casa. Poi, fortunatamente, il livello dell’acqua è sceso.

Problemi anche nelle abitazioni vicine. «La sensazione era quella dell’impotenza», il commento di un residente. «In serata - spiega il sindaco di Mossa, Elisabetta Feresin - la situazione è lentamente rientrata. Il livello dell’acqua è sceso, complice anche il calo delle precipitazioni che sino al primo pomeriggio erano state notevolissime». In mattinata, è stato chiuso il sottopassaggio ferroviario di via Codelli e anche via IV Novembre. «Quest’ultima chiusura ci è stata richiesta dal Comune di San Lorenzo Isontino. Noi abbiamo eseguito. Altri problemi? Una cantina allagata in via Isonzo». E problemi con l’acqua si sono registrati anche in altre abitazioni di via Blanchis a causa anche della scarsa pulizia dei fossati (un problema che questa amministrazione dovrà risolvere).

I vigili del fuoco sono stati sottoposti a un autentico superlavoro con una ventina di interventi in poche ore. Tante le strade allagate fra Gorizia, Cormòns, Mossa, Capriva. Un albero è finito sulla sede stradale lungo l’arteria che da Savogna d’Isonzo conduce a Poggio: fortuna che, in quei frangenti, non passava alcuna automobile. Due i sottopassi allagati e allarme rosso in tutta la zona collinare del Cormonese. Problemi con l’acqua anche lungo la strada provinciale 14 a Dolegna, sulla Sp4 a Gradisca d’Isonzo e a Poggio Terza Armata dove, ieri pomeriggio, c’erano almeno 50 centimetri d’acqua.

In serata è giunta la nota della Protezione civile regionale. Recitava così: «I livelli dei corsi d’acqua principali sono in lieve diminuzione. L’Isonzo ha toccato il valore di colmo alle ore 16.30 (8,68 metri a Gradisca d’Isonzo con portata scaricata a Salcano di 1703 metri cubi al secondo). Il Vipacco si mantiene stabile su valori dell’ordine di 350 mc/sec. In generale sono in diminuzione i corsi d’acqua tributari dell’Isonzo in territorio italiano. Judrio e Torre vengono ancora attenzionati, in quanto sono ai valori massimi nella parte inferiore del bacino. Le precipitazioni della notte e del mattino hanno provocato l’esondazione di numerosi rii minori con il conseguente allagamento di strade e abitazioni». Complessivamente, sul suolo regionale, hanno operato 381 volontari dei gruppi comunali di Protezione civile, suddivisi per 80 squadre e 5 tecnici della Protezione civile regionale, coordinati dalla Sala Operativa regionale. Operativi sul territorio per il servizio di piena anche 10 tecnici del servizio Difesa Suolo della Rafg.

Il consigliere comunale Bandelj, infine, segnala i «soliti problemi» causati dal torrente Groina.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo