Imu “agricola”: il Comune di Duino invita a non pagare

DUINO AURISINA. Imu sui terreni agricoli, la parola d'ordine a Duino Aurisina è: “Tenere le bocce ferme”. A imporla è l'assessore comunale ai Tributi Lorenzo Corigliano, che invita i cittadini titolari di appezzamenti (non edificabili) a non versare ancora neppure un euro, nonostante la scadenza al 26 gennaio. La situazione è spinosa ma non ancora certamente definita e dunque l'amministrazione Kukanja invita la popolazione ad aspettare qualche giorno prima di compilare l'F24, per non commettere passi falsi.
Intanto già una trentina di residenti, alla riapertura degli sportelli, si sono rivolti all'ente locale per ottenere chiarimenti. A Duino Aurisina, fino allo scorso anno considerato Comune montano, l'Imu sui terreni agricoli non era dovuta. Roma, però, ha cambiato le carte in tavola gettando gli enti locali nello scompiglio totale. È stata infatti confezionata una norma per la quale solo un'amministrazione con sede a oltre 600 metri dal livello del mare può considerarsi comune montano (pertanto essere sollevato dal balzello). Il decreto prevede cioè che fino a 280 metri paghino tutti i possessori di terreni agricoli; da 281 a 600 metri tutti tranne gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti; e oltre i 601 esenzione tout court. Di qui la proposta-choc del sindaco Vladimir Kukanja che il giorno dell'Epifania aveva proposto il trasferimento della sede legale del municipio sul Monte Ermada (323 metri di altitudine), sulla scia di altri Comuni italiani. Contadini tutti salvi. Una provocazione, si capisce. Oggi Corigliano spiega: «Il quadro è peggiorato rispetto a quanto recentemente riferito dal sindaco. Pare infatti che il governo Renzi, temendo la pronuncia del Tar del Lazio che stando alle previsioni dovrebbe esprimersi negativamente su quella parte del decreto relativa all'Imu agricola e ora congelata, ne stia studiando un altro».
«Ci sarebbero infatti – sottolinea - 350 milioni di euro da reperire per il 2014, una quota dei quali destinata alla copertura dei famosi 80 euro: dunque da qualche parte, questi soldi, dovranno saltare fuori». L'assessore cita il “Sole 24 ore”, testata ritenuta autorevole in materia. «La sentenza del Tar è attesa il 21 gennaio – prosegue -, per il momento la questione è sospesa fino al giudizio. Perciò, essendo la situazione molto fluida, abbiamo invitato quanti si sono recati in municipio per ottenere delucidazioni sul da farsi ad attendere ancora qualche giorno prima di effettuare il versamento». Ma qualcuno ha già pagato? «Francamente non ne ho cognizione – replica -, ovvero non so se un cittadino autonomamente abbia già compilato l'F24 e versato le somme, né posso, allo stato attuale, averne evidenza». «Purtroppo si sta sul chi va là – conclude Corigliano – e dunque consiglio ai cittadini di aspettare l'evolversi della vicenda». I grattacapi sono comunque numerosi, come già denunciato dal sindaco: essendo stato considerato finora Comune montano, l'ente non dispone di un elenco di nominativi cui attingere per eventualmente mandare degli avvisi di pagamento, inoltre molti titolari di terreni risultano residenti altrove in Italia e all'estero. La somma che comunque il Comune dovrebbe versare alle casse romane ammonta a 73mila euro.
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