In fila per ammirare tigri, stelle e polinesiani Il popolo dei tattoo invade l’ex Pescheria

la rassegnaÈ iniziata ieri pomeriggio al Salone degli Incanti l’undicesima edizione dell’International Trieste Tattoo Expo, la kermesse di fama ormai internazionale che richiama gli appassionati del...
Lasorte Trieste 16/11/18 - Salone degli Incanti, Tatoo Expo, Tatuaggi
Lasorte Trieste 16/11/18 - Salone degli Incanti, Tatoo Expo, Tatuaggi

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È iniziata ieri pomeriggio al Salone degli Incanti l’undicesima edizione dell’International Trieste Tattoo Expo, la kermesse di fama ormai internazionale che richiama gli appassionati del genere da tutto il Triveneto e dal centro Europa. E già alle 16, momento dell’apertura delle porte dell’ex Pescheria, era considerevole la coda di appassionati davanti all’entrata. Tatuatori costretti a mettersi all’opera fin da subito quindi: molti infatti avevano prenotato il proprio tatuaggio via web già nei giorni scorsi in modo da superare le prevedibili file dei momenti di maggiore affluenza. Un’operazione di tatuatura, infatti, può significare mezz’ora di lavoro per un semplice disegno al polso fino a tre giorni completi di operazione per chi volesse farsi un tatuaggio lungo tutta la schiena.

«Il tatuaggio è un arte comunicativa - spiega Franco Cecconi, decano della categoria e fra i primi ad aprire un suo studio a Roma a metà degli anni ’90 - ed è un modo per raccontarsi attraverso la pelle. Con il tatuaggio si esprime uno stile, o anche più d’uno in base a quanti se ne ha addosso. Io lo considero una “spada sociale” perché attraversa tutti gli strati della società. Ormai fa breccia su tutti: dal ”borgataro” al politico, dal medio borghese al vip».

Il tatuaggio come stile di vita, quindi, oltre che come fenomeno di costume, come confermato dal boom del settore negli 20 vent’anni. «Ma non si può parlare di moda - precisa ancora Cecconi - per una forma espressiva che ha più di 9 mila anni di vita. Per capire il valore di quest’arte basta pensare che il primo tatuaggio fu ritrovato addosso ad una mummia egiziana».

Arte, comunicazione e stile, quindi. Ma qual è il tatuaggio più di tendenza nel 2018? «Non si può parlare di un trend vero e proprio - conclude il decano del settore - ma indubbiamente il tatuaggio polinesiano ha avuto un crescendo di richieste negli ultimi tempi. Farsi questo tipo di tattoo significa andare al di là del semplice disegno sul corpo, è un’operazione che abbraccia la simbologia per l’appunto della Polinesia dove ogni disegno ha un suo significato e porta con sé degli influssi che in quella zona dell’Oceania considerano quasi esoterici. La bellezza di questo tipo di tatuaggio sta proprio nella simbologia che sprigiona ogni disegno. Per questo motivo, prima di eseguirne uno è necessario dialogare con il soggetto che se lo vuole fare per comprendere quali sono i veri motivi che lo spingono a tatuarsi».

Tanti i tatuatori presenti (oltre 200), provenienti da ogni zona del mondo. L’obiettivo degli organizzatori è quello di superare le diecimila presenze registrate nelle ultime edizioni. Non solo tattoo però al Salone degli Incanti: l’area espositiva propone anche stand di piercing, di abbigliamento a tema e di altri gadget, oltre a un palco per gli show dal vivo, con la novità dell’edizione 2018 riguardante l’area street food davanti all’entrata principale. —



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