In pensione l’ultimo assunto alla Meteor

RONCHI DEI LEGIONARI. È stato la memoria storica di un’azienda che, pur nelle sue mutazioni, il prossimo anno ricorderà 70 anni dalla sua fondazione. Nato il 18 aprile del 1957, Flavio De Crignis, dopo 41 anni, nei giorni scorsi ha lasciato Leonardo, la nuova denominazione assunta da qualche mese dalla società di Finmeccanica impegnata nel settore aeronautico. De Crignis, il 3 marzo del 1975, è stato l’ultimo assunto della Meteor spa fondata da Furio Lauri. Allora la sede era accanto all’aeroporto regionale. Pochi mesi dopo, a ottobre, il trasferimento in viale Garibaldi, nel rione di Vermegliano. Un’azienda che, poi, diverrà Meteor Costruzioni aeronautiche ed elettroniche, poi Galileo Avionica, Selex Galileo e Selex ES, trasferendosi nel 1990 nell'attuale stabilimento di via Stoppani, realizzato dall’allora Aeritalia. De Crignis è stato impegnato con la rappresentanza sindacale unitaria, a partire dalla primavera del 1984 e sino al suo ultimo giorno di lavoro.
«Trentadue anni di sindacato non sono pochi - dice - Sono un pezzo importante della vita lavorativa con undici mandati consecutivi. Potrei scrivere un libro dal titolo “Vita da delegato”. L’avvento del computer e di tutta la strumentalizzazione correlata è stata la vera rivoluzione di questi anni. Sono state ridimensionate o sono addirittura scomparse figure lavorative che un tempo avevano un ruolo centrale nello sviluppo della nostra attività e, nel contempo, ne sono apparse delle nuove». Ma è cambiato anche il confronto sindacale. «L’avvento dei social network - spiega - ha imposto ai delegati sindacali un dinamismo informatico impensabile fino a qualche tempo fa. Fatto che può determinare possibili ricadute positive nell’azione informativa verso i lavoratori. La figura del delegato, tradizionalmente pensata, ha un senso e rappresenta una forza per il movimento sindacale. Che deve parlare, si deve confrontare e deve ascoltare i lavoratori».
Tanti i momenti difficili vissuti negli anni. «Devastante è stata la crisi dei primi anni Novanta - ricorda De Crignis - quando abbiamo perso quasi il 50% degli effettivi. Ma sono stati anche gli anni di una grande mobilitazione a difesa dello stabilimento ronchese e delle sue peculiarità, che hanno dimostrato quanto territorio e lavoratori tenessero a questa azienda. Ogni volta che un nuovo velivolo progettato e realizzato a Ronchi dei Legionari si stacca da terra e affronta la sfida del cielo è una vittoria per tutti. Di queste soddisfazioni ne abbiamo avute molte e sono convinto che ci potranno ancora esserci». Secondo De Crignis, poi, il sito ronchese, con la sua missione incentrata sui velivoli senza pilota e simulatori di volo, ha delle potenzialità enormi. «Leonardo deve confermare questa peculiarietà e, dove possibile, rilanciarle e potenziarle», sottolinea De Crignis.
Nel 2017 saranno 70 anni della presenza di questa realtà nella nostra regione. «Ho lasciato, raggiunta l’età della pensione, con tanta nostalgia. Ho lasciato tanti amici tra cui i miei compagni di cordata della Rsu che continuerò a frequentare, perché ci sono molto legato. Penso che se, adesso, si rafforzano le basi della missione industriale di questa azienda ci possa essere un grande futuro. Sarà sempre necessaria, però, una costante azione del sindacato, nonchè la giusta vigilanza da parte dei politici regionali». Questioni sulle quali De Crignis si è sempre battuto. Nell’immediato dopoguerra, quando le grandi industrie erano state ridotte a un cumulo di rottami, per opera di un uomo che credeva nell’aviazione, Furio Lauri, nasceva la Meteor. Era il marzo del 1947. La Meteor iniziò nel 1959 a interessarsi di un nuovo avvincente settore, quello degli aerei senza pilota. Nel 2003 l’allora Galileo Avionica rilevava lo storico marchio Meteor. Il resto è cronaca. (lu.pe.)
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