In uno spot la rivincita di Marina Julia: è la spiaggia ideale per il kitesurf

MONFALCONE Da Cenerentola delle spiagge regionali a “regina del vento”, Marina Julia, affollata anche nell’ultimo week end di febbraio da una cinquantina di kitesurfer, è pronta a prendersi la sua rivincita anche a colpi di spot e all’insegna di un nuovo brand. È quello di “wind spot”, con cui il Comune di Monfalcone ha già iniziato a promuovere il litorale sulle principali testate slovene, della Carinzia e del Triveneto.
A sostenere l’immagine di una spiaggia riqualificata, senza più alti e bassi nella sua qualità delle acque, attrezzata per le “tavole a vela”, che si tratti di kite o di windsurf, c’è ora anche il breve filmato promozionale realizzato per l’ente dalla Terroir Films di Trieste, che con il Comune ha già collaborato due anni fa per lanciare il Festival della danza.
I 34 secondi appena del video, prodotto grazie al contributo di 36 mila euro ottenuto dal Comune su un bando di Promoturismo Fvg, restituiscono il senso di un’esperienza che a Marina Julia è all’insegna sì del vento, quello che solleva ad altezze spettacolari i kitesurfer, ma non solo. C’è anche la natura in cui ci si può immergere più lentamente con i sup che l’associazione KiteLife Grado e Marina Julia mette a disposizione dallo scorso anno, oltre a “gestire” il corridoio di lancio per i kite creato dal Comune di Monfalcone, uno dei soli tre presenti nell’Adriatico (gli altri due sono in Puglia e nell’isola dalmata di Brazza). Un intervento, quello che ha messo in sicurezza sportivi e bagnanti, affiancato inoltre dalla presenza di un anemometro e una webcam che agli appassionati consentono di verificare in tempo reale le condizioni dello “spot” e di fiondarsi sul posto al minimo accenno di Bora.
Eppure sono trascorsi solo 6 anni da quando Marina Julia si aggiudicava il poco ambito primo posto come più brutto lido d’Italia nel concorso alla rovescia “Operazione ultima spiaggia” lanciato da “Caterpillar”, storica trasmissione di Radio2, sulla propria pagina Facebook. In lizza per il poco ambito titolo erano arrivate la livornese Rosignano Solvay con la sua sabbia bianca in stile Maldive, merito dei vicini stabilimenti che lavorano, tra le altre cose, il bicarbonato, e Marina Julia, a un passo, per onor di verità, da un enorme cantiere navale, un porto e da una centrale termoelettrica a carbone. Un verdetto giudicato però immeritato dai più che la spiaggia la conoscono, visti i cambiamenti già effettuati e proseguiti a spron battuto in questi ultimi anni.
Nell’esito del concorso, nazionale, un suo peso lo aveva avuto comunque il ritratto pubblicato di Marina Julia, risalente agli anni ’90, in effetti uno dei periodi peggiori del lido monfalconese. Tanto da ispirare anche la band dei Thc per la loro “Pantigana” che, di Monfalcone, a Marina Julia fa la stagione, “tra le scovazze fora dei cassonetti”. Uno sport quello dell’abbandono dei rifiuti in effetti praticato a lungo nella località balneare, ma cui l’amministrazione comunale ha messo un freno. Con il supporto di Isontina Ambiente, ma anche spingendo sull’acceleratore della riqualificazione degli spazi che precedono la spiaggia, sempre più invece a taglio sportivo. Alla costante riqualificazione della sede dell’Associazione windsurfing Marina Julia e alla creazione del corridoio di lancio e delle strutture per il kite surf si sono abbinate la realizzazione del campo di beach soccer e beach volley, oltre ai servizi igienici e alle docce.
«Monfalcone, lo dico per l’ennesima volta, non è solo la città dei cantieri e in questo senso l’amministrazione comunale si muove», ha detto ieri il sindaco Anna Cisint presentando in municipio il filmato promozionale assieme agli assessori alla Promozione e marketing Luca Fasan e allo Sport Francesco Volante e all’assessore regionale Sebastiano Callari. «Puntare su vento e sport vuol dire anche cercare di destagionalizzare la fruizione del litorale», ha aggiunto il sindaco.
Di certo il primo attira numerosi appassionati di tavole a vela anche in inverno, come conferma la presenza sul litorale domenica scorsa di oltre una cinquantina di kitesurfer. «E molti erano sloveni – ha detto Gianfranco Crivellari dell’associazione KiteLife –. Ci stiamo accorgendo che qui si sta muovendo qualcosa di importante». Marina Julia guarda quindi già all’estate, che lo scorso anno, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, è stata affollata da migliaia di bagnanti e centinaia di sportivi non appena il vento si è fatto sentire. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo