Industriali e politici ai fornelli da Eataly per Quochi di Quore

La serata di beneficenza è arrivata all’undicesima edizione Il ricavato alla Sogit. Tondo in versione maître e Illy sommelier
Silvano Trieste 2018-03-19 Eataly, Cuochi di Quore 2018
Silvano Trieste 2018-03-19 Eataly, Cuochi di Quore 2018

Il maître della serata è Renzo Tondo. Sommelier, Riccardo Illy. «Manteniamo l’autonomia funzionale, ci rapportiamo per collaborare», annota il primo. Due ruoli ben distinti ma entrambi da protagonisti. Mentre coordina i tavoli, il neocandidato del centrodestra alle regionali s’informa sull’assemblea della Lega a Udine. Siamo a “Quochi di quore”, non si parla di politica ma c’è la politica. È la serata di beneficenza, quest’anno in onore della Sogit, targata “White sheep”, l’agenzia di comunicazione di Rossana Bettini e Francesco Razzetti, dove ai fornelli e come camerieri ci sono industriali, produttori, chimici, ex presidenti della Regione e attuali numeri uno della Camera di commercio. Eataly la location, 200 euro la partecipazione, 70 gli invitati. Erano 120 le persone l’anno scorso. Questione di tavoli. «Abbiamo diminuito i posti perché li abbiamo riuniti in unico spazio per realizzare una serata più intima», spiega l’organizzatrice della serata.

Tondo intanto pensa, tra un piatto e l’altro, un attimo a Udine, ai leghisti “rivoluzionari” che ieri pomeriggio hanno accolto il leader del Carroccio, Matteo Salvini. Se saltasse fuori una novità a suo sfavore, un Fedriga alle regionali? «Beh, proverei amarezza, perché vorrebbe dire scomporre il centrodestra». Ma lo dice con un tono e un modo rilassatissimo. Lui che nella prima edizione di Quochi di quore (quest’anno è l’undicesima), era stato designato come il più bravo di tutti.

Si volta pagina, si gira la testa. Ecco Carlo Dall’Ava che taglia i suoi prosciutti, l’uomo giusto al posto giusto. I dem per Pierluigi Zamò, patron dell’omonima casa di vini di Rosazzo, che riempie i calici. Dalla sua cantina si offre un bianco speciale, con un’etichetta realizzata ad hoc e che riporta la scritta “Quochi di quore”. Un merlot Rosa Bosco, sempre made in Udine, invece arriva come dono della Bettini. Anticipato da una ribolla gialla firmata Bidoli. Nella squadra di Tondo c’è anche Cristiana Compagno, ex presidente del Mediocredito Fvg, che con il candidato del centrodestra alle prossime regionali del 29 aprile ha accolto gli ospiti. Per richiamare l’ordine Bettini fischia. Ma prima ancora arrivano le portate. Carpaccio di branzino con sale e olio Mate di Pirano, provenienti dall’allevamento di Irena Fonda, pronta a servirle in coppette di carta. Dà una mano Fabio De Visintini, che tra i tanti mestieri, aficionado della Illy, ha dato vita a Chox, acronimo che sta per Choco Holics Only. Il suo dessert sarà una scoperta: crema di cioccolato emulsionata con l’acqua (c’è un brevetto) aromatizzata con tè verde, gelsomino e altre spezie e ispirata al conquistatore Cortés, accompagnata da una pallina di fiordilatte e, signori e signori, olio Mate all’arancia.

Ma prima le papille gustative hanno assaggiato la calamarata dell’accoppiata Sergio Paoletti e della compagna siciliana di Mazzara del Vallo Sandra Asaro. Tutti sono arrivati alle 17, anche il notaio Furio Dei Rossi, che sogna un blog per “ricette semplici”, e che per l’occasione ha presentato «250 gamberoni arrotolati nel lardo di colonnata sfumati al brandy». Un chilo di burro, lavorati uno a uno «maledettamente» a mano. Tra una pizza e l’altra con salsicce e friarelli. Salmone con caviale di Giaveri e stracciatella, sempre di De Visintini. Tra le famiglie che non perdono neanche una puntata, i Marchesi, i Fusco, i Pacorini. C’è anche Michela Cattaruzza, l’ad di Ocean. Mascotte della serata la più giovane in assoluto, 11 anni di Quochi di quore: Jasmine, che ha puntato i piedi per partecipare perché a casa non ci sarebbe stata da sola il giorno della festa del papà. È la figlia della famiglia Della Polla, una new entry. All’asta, per devolvere i proventi alla Sogit, associazione di volontariato per il trasporto sanitario con presidente Giorgio Cappel, sono andati molti dei prodotti degustati durante la serata: le magnum di Zamò create per Quochi di quore. La prima assegnata per 100 euro. Il patron di Calligaris, Alessandro, si è aggiudicato una bottiglia Zamò edizione limitata per 170 euro. Mezzo prosciutto Dall’Ava portato a casa per 270 euro dall’avvocato Renato Fusco. E non mancano le opere d’arte: quattrocento euro per Anna Illy.

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