Infermiere aggredito di notte a Trieste da un paziente ricoverato

Ne dà notizia il Coordinamento “Salute” della Federazione del Pubblico Impiego, informando di aver inviato, in seguito all’infortunio, una formale diffida al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

A seguito di un grave infortunio occorso a un infermiere della Clinica Urologica dell’Ospedale di Cattinara, durante il turno notturno tra giovedì e venerdì scorsi il Coordinamento “Salute” della Federazione del Pubblico Impiego, ha inviato una formale diffida al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina Antonio Poggiana.

«Il professionista sanitario - si legge in una nota - è stato aggredito fisicamente da un paziente ricoverato, riportando un trauma cranico con contusione frontale».

«Nonostante il dolore e l’infortunio subito, l’infermiere — unico operatore presente in reparto e responsabile dell’assistenza a 19 pazienti — ha proseguito il servizio fino al termine del turno, potendosi recare al Pronto Soccorso solo alle 8.15 per ricevere le cure necessarie», prosegue la nota aggiungendo che una pattuglia dei Carabinieri era intervenuta intorno alle 2.30 per accertare la situazione e fornire supporto operativo.

In seguito all’episodio la vice-coordinatrice nazionale di Dirpubblica, Elisabetta Bruschi, ha quindi diffidato formalmente Asugi a realizzare interventi immediati e risolutivi per garantire ambienti di lavoro sicuri, adeguati e rispettosi della dignità del Personale sanitario: «Dirpubblica - evidenzia la nota - sottolinea, tramite un proprio atto ufficiale, la grave esposizione professionale del Personale sanitario in servizio notturno, la violazione delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08) e l’assenza di adeguati sistemi organizzativi e di prevenzione da parte della Direzione aziendale».

«L’episodio in questione - conclude il Coordinamento “Salute” - si inserisce in un contesto più ampio di criticità organizzative che la Federazione sta monitorando attraverso una mirata attività di accesso civico (Foia), con l’obiettivo di denunciare e correggere le carenze strutturali che compromettono la sicurezza di operatori e pazienti». —

 

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