Infermieri, la tessera europea per lavorare anche in Slovenia

Si chiama “Tessera professionale europea” (European professional card, Epc per maggior semplicità). Si tratta, in soldoni, di una procedura elettronica per il riconoscimento delle qualifiche professionali tra i Paesi Ue che consente ai professionisti di lavorare in un altro Stato membro.
Una novità importante soprattutto in una città di frontiera, soprattutto in una zona in cui il Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) sta lavorando duro per concretizzare la difficile partita della sanità transfrontaliera. La Tessera consentirà al Paese destinatario di verificare e conoscere le abilitazioni e le qualifiche professionali in cui il professionista può operare; dimostrerà che il professionista titolare della Tessera ha superato il controllo amministrativo e che le sue qualifiche professionali sono state riconosciute dal Paese estero membro ospitante.
Di questo (e di molto altro) si è parlato in occasione della “Giornata internazionale dell’infermiere”: nella cornice dell’hotel Entourage si è, infatti, svolto il convegno annuale del Collegio Ipasvi di Gorizia.
Quest’anno il titolo scelto per questa manifestazione, molto sentita dai professionisti infermieri, era “Il ruolo infermieristico attuale nei sistemi sanitari transfrontalieri ed europei”.
Dopo il saluto del sindaco Ettore Romoli - che ha valutato positivamente l’impostazione del convegno e ha illustrato brevemente l’ideazione e l’applicazione dell’organismo transfrontaliero denominato GectGo, Gruppo europeo di cooperazione territoriale-Territorio dei Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba - l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano ha ringraziato la platea dei convenuti per il loro ruolo e la loro presenza all’interno delle organizzazioni sanitarie, in special modo ospedaliere. Successivamente, la presidente dell’Ipasvi di Gorizia, la dottoressa Orietta Masala ha introdotto i lavori, presentando la tessera professionale europea (European Professional Card, Epc) per ottenere il riconoscimento delle competenze professionali all’estero.
Ha, inoltre, illustrato l’evoluzione del ruolo dell’infermiere nel contesto del sistema sanitario italiano ed austriaco. Il dottor Franco Perazza, direttore del Csm di Gorizia, quale membro dell’assemblea, ha illustrato esaurientemente l’organismo del GectGo ed i progetti in essere rivolti ai temi dell’autismo, della salute mentale territoriale, della gravidanza fisiologica, anche mediante la presa in carico da parte di équipes multidisciplinari transfrontaliere e la prossima attivazione del sistema di prenotazione dei servizi transfrontalieri attraverso strumenti informatici (Cup transfrontaliero).
Molto interessanti le relazioni della presidente nazionale dell’associazione infermieri, ostetriche e tecnici di Slovenia, dottoressa Monika Azman, che ha illustrato la formazione e l’organizzazione della professione infermieristica nel sistema sanitario sloveno e del dottor Denis Deffendi che ha approfondito della formazione infermieristica e dell’esperienza lavorativa in un ospedale inglese.
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