Intervento da 140 milioni ma mancano i fondi statali

«Eh, non siamo andati molto bene...». Lo diceva ieri appena sentita la graduatoria il titolare dello studio Cangemi sas di Palermo, arrivato sesto su sette assieme ai berlinesi della Heinle Wischer....

«Eh, non siamo andati molto bene...». Lo diceva ieri appena sentita la graduatoria il titolare dello studio Cangemi sas di Palermo, arrivato sesto su sette assieme ai berlinesi della Heinle Wischer. Loro a Trieste sono venuti entrambi per sentire il verdetto: «È a metà strada tra Berlino e Palermo...». La cosa più difficile da soddisfare del bando? «Dover fare i lavori con l’ospedale in attività, mitigare gli impatti ambientali, collegare le due torri con una nuova struttura, prevedere molto verde, tener conto dell’Area vasta. Ci siamo difesi bene sull’aspetto tecnico, peggio siamo stati valutati per l’organizzazione sanitaria». Era il 14 gennaio 2013 (dopo almeno 10 anni di pensieri sospesi da parte della Regione) quando l’Azienda ospedaliera ha lanciato il bando per il megaprogetto ospedaliero, il 6 marzo aveva acquisito 25 proposte da tutto il mondo, in gara erano stati ammessi in 10, sono rimasti in 7, ieri l’ultima parola: ha vinto una capogruppo australiana coi suoi partner italiani. Progetto che prevede interventi per 140 milioni. Che non ci sono. La Regione ne ha anticipati 59 (dei suoi 93 complessivi) per fare intanto Cattinara. Assenti i fondi statali.

Il progetto prevede 137 posti letto per il Burlo e 510 nelle torri che aggiunti ai 58 esistenti del Polo cardiologico fanno 705. Più 141 di terapie intensive per adulti e bambini, 4 sale operatorie pediatriche (in totale 33), 7.800 metri quadrati di laboratori comuni Burlo-Cattinara, 7 postazioni radiologiche del Burlo e 18 per adulti, 4.500 metri quadrati di ambulatori, 4.000 di uffici, e 1.120 parcheggi nuovi per arrivare a un totale di 1.600. (g. z.)

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