Iscrizioni, il Comune crea l’overbooking

L’assessore Grim: «In una classe di 60 ne mettiamo sei in più. Poi entrano quasi tutti»
Una immagine di archvio di un asilo nido. Il 12,7% dei bambini zero-tre anni anni ha usufruito del servizio degli asili nido e dei servizi integrativi. La copertura territoriale del servizio è del 78,4%. Lo afferma l'Istat che oggi ha diffuso i dati sull'offerta comunale di asili nido nell'anno scolastico 2008-09. L'offerta è aumentata ma è ancora "molto limitata".ANSA/LUCA CASTELLANI/archvivo - coc
Una immagine di archvio di un asilo nido. Il 12,7% dei bambini zero-tre anni anni ha usufruito del servizio degli asili nido e dei servizi integrativi. La copertura territoriale del servizio è del 78,4%. Lo afferma l'Istat che oggi ha diffuso i dati sull'offerta comunale di asili nido nell'anno scolastico 2008-09. L'offerta è aumentata ma è ancora "molto limitata".ANSA/LUCA CASTELLANI/archvivo - coc

Per molte famiglie triestine è iniziata in questi giorni la caccia all'asilo nido per i propri pargoli, con la speranza di rientrare nelle graduatorie comunali e di non dover ricorrere a strutture private, con i conseguenti oneri sul bilancio familiare.

Buone notizie per mamme e papà, nel 2013-2014 il numero dei posti è destinato a salire rispetto agli anni precedenti. Nel 2012-2013 le domande sono state 1207, a ottobre sono state soddisfatte un numero pari al 55,76% delle richieste, con l'accoglimento di 673 bambini. Nell'anno in corso a fronte di 1231 domande, il dato è salito al 65, 56%, con 807 bimbi accolti.

«Grazie all'apertura di una nuova sezione – spiega l'assessore comunale all'Educazione Antonella Grim – inaugurata a settembre 2013». Per il prossimo anno il Comune di Trieste prevede 964 posti complessivi, in aggiunta all'opzione overbooking, che indica una “sovraprenotazione”, termine spesso utilizzato dalle compagnie aree.

Ma cosa significa nel caso dei nidi? «Si avvale dello stesso principio – spiegano gli uffici comunali dell'assessorato all'educazione – ogni anno si registrano il 30% di bambini “assenti”, quindi iscriviamo allo stesso asilo il 10% in più. Un esempio? Se un nido ha 60 posti la lista è di 66 nominativi, i piccoli in più quasi sempre riescono poi ad entrare».

I nidi comunali vanno da un costo di 90 euro al mese, fino a un massimo di 498, pasti compresi, a seconda della fascia di reddito della famiglia. Ma per chi resta escluso qual è la soluzione? «Ci si affida ai nidi privati, che possono costare anche 700 euro al mese – spiegano alcune mamme - ai babyparking per qualche ora o ai nonni, quando è possibile».

Fino al 24 gennaio intanto proseguiranno gli Open Day alle varie strutture, mentre le iscrizioni saranno aperte dal 27 gennaio al 14 febbraio 2014. Informazioni su http://www.triestescuolaonline.it «Nel 2013 la giunta comunale ha aggiunto un'agevolazione importante, una diminuzione delle tariffe per chi ha più figli che frequentano servizi diversi, come ad esempio ricreatori e asili.

Per i nidi in particolare – aggiunge la Grim – puntiamo comunque a un rafforzamento, sappiamo quanto sono fondamentali per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di molte famiglie».

Micol Brusaferro

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