Isola della Cona, casa delle aquile

STARANZANO
Non era mai successo. Tre specie di aquila sono state avvistate in questi giorni dai birdwatcher della Riserva naturale Isola della Cona. Alle due più grandi - l’Aquila di mare e l’Aquila reale - si è aggiunta l’Aquila minore, specie molto rara nel Friuli Venezia Giulia, segnalata pochissime volte in passato ma in questi mesi già vista nella zona del Belvedere di Aquileia.
La presenza del re dei rapaci alle foci dell’Isonzo è dovuta, secondo gli esperti, al clima rigido delle ultime settimane, che li ha spinti in quest’area alla ricerca di cibo. Ma è soprattutto la presenza contemporanea delle tre specie ad essere ritenuta un episodio di notevole interesse. «Prelude - sottolinea Fabio Perco, direttore scientifico della stazione biologica dell’Isola della Cona - a una possibile, graduale ricolonizzazione dei territorio isontini, in particolare da parte dell’Aquila di mare. Da alcune immagini - aggiunge - si nota che l’Aquila reale, vista lungo il canale del Brancolo, ha una zampa insanguinata, segno di una recente predazione».
Diversi sono infatti gli animali, presenti nell’area, di cui si nutre l’Aquila reale: lepri, nutrie, volpi e oche. L’Aquila reale, anche se vive nelle zone alpine, è stata comunque già avvistata alla Cona lo scorso ottore.
In altre occasioni è stata invece rilevata la presenza dell’Aquila di mare, in questi giorni vista lungo il canale della Quarantia, ma anche sopra il centro visite dell’isola e nelle aree circostanti. Nonostante si riproduca in Slovenia nella valle dell’Isonzo, a non più di 70 chilometri in linea d’aria dall’Isola della Cona, e anche nella zona di Postumia, l’Aquila di mare è una specie molto rara, proveniente dell’Est e praticamente assente dall’Europa occidentale, dove invece era numerosa fino agli anni Cinquanta.
Molto diffusa anche in Spagna, oltre che nell’Est europeo, in Russia e in Turchia, l’Aquila minore deriva il suo nome dalle ridotte dimensioni. Ha infatti un’apertura alare di 110-130 centimetri rispetto ai 200-240 centimetri dell’Aquila di mare e di quella reale. In relazione alle dimensioni cambiano anche le sue prede tipiche: anatre, folaghe, colombi, e altri animali non necessariamente caratteristici della zone umide. La particolarità della sua presenza all’Isola della Cona è dovuta anche al fatto che, per quanto noto, le sue aree di nidificazione non comprendono l’Italia, l’Austria e la Germania.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo