Jota e prosciutto in crosta al raduno triestino di Londra

Mollo tutto e vado a Londra. Negli ultimi dieci anni l’hanno pensato (e fatto) tanti triestini, di tutte le età, in tutti i settori lavorativi. Lo scorso weekend è stata organizzata una serata proprio nella capitale inglese, realizzata in collaborazione con l’associazione Giuliani nel Mondo, alla quale hanno partecipato una cinquantina di triestini, in aggiunta ad alcuni monfalconesi e goriziani. Ma sono più di cento i giuliani che si sono trasferiti nella metropoli in tempi recenti.
Il ritrovo è stato promosso all’interno del locale Vini Italiani, in Brompton Road, di proprietà del triestino Bruno Cernecca, un momento conviviale e un’occasione di confronto tra le diverse esperienze di vita e lavoro. Tante le storie che si sono incrociate nel corso della serata, tra professionisti che hanno avviato imprese di successo in Inghilterra, persone che hanno ottenuto successo passo dopo passo e chi si è da poco affacciato al mondo del lavoro. Alcuni sono arrivati nel Regno Unito con un bagaglio importante di conoscenze e competenze, altri invece sono partiti per provare un’esperienza nuova, con pochi mezzi e un inglese non proprio impeccabile, e non sono più tornati indietro.
Tra i presenti un gruppo di architetti, fra i quali Marco Guarnieri, vincitore nel 2012 del prestigioso premio del Leading European Architects Forum, dedicato ai nuovi talenti e all’innovazione in terra inglese, Stefano Marinaz, architetto di giardini, che tra i tanti impegni ha curato anche i Royal Botanical Gardens, e Federico Venier, designer internazionale. Tanti i triestini impegnati poi nel mondo della ristorazione, come Paola Miscioscia, che lavora in un noto ristorante giapponese, Giulia Sadlowski e Luca Antonini, che propongono piatti tipicamente triestini da Moo, dove spopolano la jota e il prosciutto cotto in crosta con il kren. E ancora i ventenni Ivan Zudek e Timothy Hroncich, assunti nel locale “The Grill on the Market”, mentre Mohamed Aweys è un giovane manager della Ferrero. Tra i ragazzi anche Francesca Benolli, olimpionica nella disciplina della ginnastica artistica, che ora insegna nelle palestre londinesi, e Lucrezia Losurdo, manager supervisor di un famoso negozio di abbigliamento. Alla festa hanno preso parte anche i triestini Paolo Fumo, cameraman del network internazionale Russian Tv, Valentina Mauro, che si occupa di affittare appartamenti ad italiani in arrivo a Londra, Fabrizia Corsi, dj in molti club popolari della city, e Max della Torre e Tasso, che dopo aver lasciato il castello di Duino ormai parecchi anni fa, in Inghilterra gestisce diversi locali, tra i quali un ristorante e una discoteca. Ma sono tanti i corregionali che con entusiasmo hanno aderito all’iniziativa, sperando che ora possa ripetersi. Saranno Bruno Cernecca e il suo locale Vini Italiani un punto di riferimento per la comunità giuliana e isontina a Londra, con nuovi eventi che saranno promossi nei prossimi mesi. «Ci siamo resi conto ormai da tempo del fenomeno sempre più frequente della mobilità professionale, al quale si aggiunge il desiderio di viaggiare e provare nuove opportunità all’estero – ha spiegato durante l’incontro il presidente dell’associazione Giuliani nel Mondo, Dario Locchi – siamo venuti qui a Londra perché c’è una comunità particolarmente ampia di triestini che si sono trasferiti. Speriamo che questo sia il primo di una serie di appuntamenti, che in autonomia potranno organizzare a Londra, per mantenere un po’ delle proprie radici o semplicemente per ritrovarsi insieme, visto il successo di questa prima serata».
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