La Barcolana prenota la partenza con il botto VIDEO E FOTO

TRIESTE. Eppur si muove. Schiodarsi da una formula che timbra ogni anno il cartellino con il successo, condendola con un qualcosa di inedito, si può. Anzi. Si deve proprio, evidentemente. La Barcolana, l’evento per definizione di Trieste, che ha costruito e allargato le sue fortune sulla tradizione, quella incarnata dal “si parte tutti assieme”, in questa edizione numero 48 si prepara a esibire altre facce, a mostrare una vocazione per il rinnovamento più spinta che nel recente passato. Beninteso: le facce della tradizione, quelle vincenti, restano, ma stavolta se ne aggiungono delle nuove destinate, nel loro piccolo, a segnare un solco nella storia della manifestazione.
Il conto alla rovescia, le grandi manovre d’avvicinamento alla kermesse (che stamattina alle 9 apre la sua campagna iscrizioni nel quartier generale della Svbg di viale Miramare partendo da quota 610 già raggiunta on line) si arricchiscono in effetti quest’anno di ulteriori due “caratteristiche” non secondarie. Una di queste è l’annunciato lancio del brand “made in Barcolana” con occhiali, orologi e vari pezzi di merchandising ma, come si vedrà, soprattutto con una mostra interamente “fatta in casa” e non delegata ad altri organizzatori, in onore del “Vento” e dalle finalità benefiche.
L’altra “innovazione” targata 2016 è data dal calendario. Per la prima volta l’evento nella sua interezza sforerà la tradizione ottobrina e scatterà a settembre, facendo registrare anche il record di giornate filate senza pausa, tra mare e terra: dieci. Dopo che fino al 2014 la versione “moderna” della manifestazione prevedeva il prologo della Barcolina nel primo weekend di ottobre e poi la ripresa a metà della settimana successiva con l’apertura del Villaggio, e dopo che nel 2015 era stato introdotto l’anello di congiunzione degli eventi culturali tra Barcolina e Villaggio per riempire le giornate “morte”, quest’anno c’è la novità dell’anticipo di un giorno dell’apertura che solitamente coincideva con il sabato pre-Barcolina.
Il sipario si alzerà dunque già questo venerdì, che guarda caso casca a settembre, pur se in coda, il 30. Un simbolo, certo, per una creatura tutta d’ottobre. Ma anche di simboli, suggestioni e “conquiste” si nutrono gli appuntamenti di popolo, e lo sanno bene quelli dello staff del presidente Mitja Gialuz.
E tanto che sia chiaro che il giorno inaugurale non è una cosa buttata là giusto per allungare il brodo, venerdì prossimo gli organizzatori puntano a partire a bomba, con un trittico di rendez-vous serali (dopo l’alzabandiera delle 13 nella sede della Svbg e il collegamento a varie mostre) che mira ad accalappiare un po’ tutte le generazioni.
Al di là dell’anteprima triestina del film sul “Pedocin” sbarcato a Cannes alla Sala Tripcovich e alla tappa altrettanto triestina del “Red Bull Tours Bus” con il concerto del nuovo fenomeno social musicale Joah Thiele in piazza Ponterosso, venerdì alle 18 è in agenda anche e soprattutto il taglio del nastro della prima mostra autoprodotta nel nome del “Vento” al Salone degli incanti, dove saranno esposte 60 opere inedite di 38 fotografi cui è stato chiesto di far parlare il vento stesso con un loro scatto. Ne sono venuti fuori i capelli di una modella mossi proprio dal vento, un ombrello rotto dalle raffiche, e ancora la polvere alzata dallo scoppio di una bomba in una giornata ventosa.
La collaborazione, per questa rassegna, viene dal main sponsor Generali, dalla Fondazione CRTrieste, e pure dalla Stadion, che metterà a disposizione il battitore d’aste alle 15.30 dell’8 ottobre, il sabato di vigilia della regata finale. Le 60 foto saranno messe all’asta e il ricavato andrà al Burlo nei 160 anni della sua fondazione.
I primi iscritti della #Barcolana48! Con il 193 Diamante di Roberto Piretti, 712 Lepa Vida di Ivan Pivac e 713 Vampira di Marino Domio! pic.twitter.com/KmOUldvXfD
— Barcolana (@RegataBarcolana) 28 settembre 2016
Il caso poi, in questo caso non gli organizzatori, ha voluto che il piatto forte, per quanto riguarda la musica, venisse cucinato non a ridosso della stessa regata finale bensì una settimana prima. Un altro scacco alle tradizioni, giacché già sabato prossimo, primo ottobre, alle 21, in piazza Unità, con ingresso rigorosamente gratuito, ci sarà il concerto di Alvaro Soler, lo strafamoso autore di “Sofia”, roba da quasi 200 milioni di visualizzazioni su You Tube, per intenderci.
Il caso, si diceva: Soler avrebbe dovuto cantare a Trieste venerdì 7 ottobre ma quel giorno oltreoceano si celebreranno i “Latin American Music Awards”, gli Oscar della musica sudamericana, in vista dei quali lo stesso Soler ha ricevuto tre nomination. Cause di forza maggiore che però, a pensarci, dispensano indirettamente ulteriore prestigio alla Barcolana. Senza che la Svbg, per questo, debba neppure staccare un assegno in più.
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