La bocciofila di Cervignano nel Dopolavoro ferroviario

CERVIGNANO. La bocciofila di Cervignano chiede la sede del Dopolavoro ferroviario che le Fs hanno lasciato abbandonata con la nascita dell’Interporto. Il Comune sostiene l’idea, nella speranza che con l’imminente predisposizione del piano vendita per il polo intermodale, i tempi siano maturi per convincere le Fs a cedere non solo il piazzale della stazione, che diventerà parcheggio delle corriere, ma anche la sede del Dopolavoro. Per accorgersi dell’immobile vuoto basta alzare lo sguardo, mentre dalla stazione dei treni ci s’incammina sul marciapiede destro per raggiungere il centro.
Costruito nel 1927 come tutto il complesso della stazione, l’edificio è inutilizzato da quando, con la creazione dello scalo, nel 1999 la mensa per i ferrovieri fu spostata nel nuovo polo. E il bocciodromo adiacente funziona perfettamente, ma non ha una sede di cui avrebbe bisogno Sono anni che il presidente della Bocciofila, Ennio Scarel, chiede di insediarvi un ufficio. Sono anni che i sindaci di Cervignano succedutisi (Mauro Travanut, Pietro Paviotti e Gianluigi Savino) cercano una soluzione chiedendo alle Fs di acquisire l’immobile. Dalla loro parte anche un precedente, rappresentato da un ufficio che ai tempi d’oro del Dopolavoro (che contava 150 soci tra Cervignano e San Giorgio) era già stato concesso alla Bocciofila. E ora potrebbe crearsi un’altra opportunità. Se non altro perché Savino è riuscito a ottenere dalle Ferrovie di gestire direttamente il bocciodromo, impegnando l’amministrazione a intervenire con i necessari lavori di ristrutturazione dei campi di bocce coperti. «Il prossimo obiettivo è di ottenere da Fs anche la disponibilità della sede del Dopolavoro – annuncia Savino -, che permetterebbe di dare più respiro ai cittadini. La bocciofila potrebbe utilizzare le sale dell’immobile, interrompendo quel processo di deterioramento cui vanno incontro gli edifici quando restano a lungo inutilizzati». «Lasciarlo in quelle condizioni è un peccato – commenta Tommaso Santulli della Bocciofila -. In altre località le Ferrovie hanno lasciato gli immobili di loro proprietà che non erano più in grado di gestire ad associazioni di abitanti desiderosi di prenderli in gestione. È lo stesso caso nostro: il circolo, ben frequentato ed efficiente, avrebbe tutto l’interesse a tenere la struttura pulita e funzionante». «A quanto ne sappiamo – aggiunge Ennio Scarel – la struttura di Cervignano doveva essere gestita dal Dopolavoro ferroviario di Udine, che pare però abbia dovuto lasciare perfino la sua sede per l’affitto troppo alto chiesto da Fs. Per noi la sede sarebbe ideale in quella posizione». Raccontano i ferrovieri più anziani, che una volta la sede non serviva solo da mensa, ma era un punto di ritrovo per il tempo libero: sono nate squadre di calcio, bocce, ping-pong e un gruppo ciclistico.
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