La canoa color fucsia promuove l’inclusione nel mare di Sistiana
In quattro giorni 62 persone con disabilità hanno pagaiato provando un’esperienza unica. Si punta alla Venezia-Pirano

Una canoa polinesiana color fucsia ha percorso per quattro giorni il tratto di costa tra Sistiana e il Villaggio del Pescatore. Difficile non notarla. A bordo, completamente vestite di fucsia, le persone che fanno parte di Amareterapia, il progetto di Dis-Equality per promuove l’inclusione e l’integrazione di uomini e donne con disabilità fisiche e sensoriali intellettive.
Assieme a un capo barca d’eccezionale come Daniele Scarpa, doppia medaglia olimpica ai Giochi di Atlanta nel 1996 e fondatore di Canoa Republic, 62 persone hanno pagaiato in “Costiera in Canoa”, un progetto che è solo un assaggio di quanto stanno preparando per il 2025: un viaggio da Venezia a Pirano.
«Costiera in Canoa – racconta Berti Bruss, fondatore di Dis-Equality – è un’iniziativa che siamo riusciti a concretizzare grazie al Consiglio regionale e al Comune di Duino Aurisina. Consiste nel portare in sicurezza le persone, non solo i ragazzi con disabilità, a provare l’esperienza della canoa polinesiana, un’imbarcazione stabile a differenza di quella classica fluviale, che per le persone con disabilità può diventare un problema. Abbiamo creato un sistema di assistenza idoneo dividendo i compiti tra me e Daniele Scarpa. Lui, vista la sua grande esperienza, era il capobarca, mentre io, con la nostra barca a vela, ho seguito la canoa polinesiana, e, in caso di emergenza avevamo al seguito anche un gommone veloce».
Il coinvolgimento di persone con disabilità cognitive, fisiche, quindi dalla depressione alla sindrome di Down, all’autismo, è stato «un grande successo, perché mai avremmo pensato che persone con gravi disabilità potessero assorbire velocemente il movimento della pagaiata. La gestione e la composizione dell’equipaggio che affrontava il percorso è stato importante, – spiega Bruss – avevo composto i gruppi in modo da fare un cambio a metà strada, ma in realtà questo non è accaduto. Il ritmo della pagaiata è diventato una cantilena, e cantando hanno navigato da Sistiana al Villaggio e, dopo un momento di ristoro, gli stessi hanno ripreso le pagaie e sono rientrati».
Un’esperienza che ha dato dei riscontri positivi anche agli operatori che lavorano ogni giorno a stretto contatto con le persone che hanno partecipato alla lunga pagaiata. Un risultato al di là di qualsiasi più rosea aspettativa. «Tant’è vero che stiamo preparando un progetto, nella speranza venga abbracciato dalla Regione Veneto e Friuli Venezia Giulia, per fare un viaggio da Venezia a Pirano con le canoe polinesiane. Delle tappe di 10-12 miglia al massimo, due ore di pagaiata, coinvolgendo i ragazzi di tantissime realtà». —
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