La carica dei 142 bastardini al Festival nell’Area Verde

Il Festival del bastardino, di scena ieri pomeriggio all’Area Verde, ha centrato un nuovo record: ben 142 sono stati gli amici a quattro zampe iscritti al concorso, alla sua dodicesima edizione, targato “La Cuccia” presieduta da Laura Grassi. Le bestiole, suddivise in dieci categorie, hanno sfilato con i loro padroni e padroncini sul palco della pista di pattinaggio, assiepata di partecipanti. Una grande festa, circa 300 hanno seguito con attenzione e passione la tradizionale kermesse che al centro pone valori come l’amore, il rispetto e la cura degli animali. Simbolo della manifestazione l’elezione di Miss e Mister Bastardino, meticci doc. Ma c’era spazio anche per tutte le altre razze miste, fino all’ultima categoria in esame, quella dei “non bastardini”, con tanto di pedigree.
Uno spettacolo veder zampettare davanti alla giuria, composta anche da numerosi bambini, una gamma davvero variegata di tipologie canine. Dai cuccioloni strappa-baci, come Alice, un batuffolo di 4 mesi e mezzo che se ne stava appollaiata nella mano della sua padrona. Oppure un “peluches” di 5 mesi, dal manto bianco-beige avvolgente, che, con il suo incedere un po’ incerto e intimidito, ha incassato il premio di categoria. Un tripudio di taglie, dai formato-tascabile ai bastardini carichi di simpatia, fino a sinuosi e imponenti “giganti” che riempivano la scena. Tutti alla ribalta, tra applausi e coccole. C’era anche Amir, uno splendido alano di 7 mesi, proveniente dal contingente di 150 cuccioli sequestrati la scorsa primavera dalla Stradale sull’autostrada A4 e assegnati in custodia da “La Cuccia”: «Era in fin di vita – ha spiegato Laura Grassi - e ha trovato la sua famiglia. La gestione di quelle povere bestiole - ha aggiunto - non è stata una passeggiata». Sul palco Pucci, 4 anni, adottabile tra un mese, quando avrà completato lo svezzamento dei suoi piccoli. Cerca casa e affetto anche Lilla, 14 anni, cardiopatica, «salvata dalla sicura soppressione».
Coppe e riconoscimenti. Non ultimo il Premio Nostroma, consegnato al presidente del Consorzio Bonifica, Enzo Lorenzon, «perchè - ha sottolineato la Grassi - ci ha permesso di realizzare il nostro sogno, quello di poter avere una sede definitiva». Il terreno, situato a Dobbia, vicino alla bretella di collegamento con la provinciale per Grado, verrà dato in concessione dall’ente consortile per dieci anni, in attesa dell’acquisto da parte da parte de “La Cuccia”. Il prezzo è stimato in 30mila euro. La firma della concessione è prevista la prossima settimana. Contestualmente, ha aggiunto la Grassi, partirà la campagna “Salviamo La Cuccia”, per la raccolta dei fondi necessari. La presidente confida di poter traslocare entro l’anno dall’attuale sede, ospite dal 2009 sempre dell’ente consortile in un’area presso l’idrovora Sacchetti, a Staranzano. Al Festival hanno partecipato, tra gli altri, anche il vicesindaco Omar Greco e il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta.
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