La casa delle Cariatidi in via di restauro diventa un residence

MUGGIA. È difficile che passi inosservata. La casa delle Cariatidi, che prende il nome dalle quattro statue di donna che ne abbelliscono la facciata, di via Flavia di Stramare è diventata dal 2007 un residence, dall'omonimo nome, con annessa pizzeria. L'intera struttura dalle dimensioni imponenti, è lunga 60 metri per dieci in larghezza è stata acquistata nel 2004 dalla famiglia Samec dai precedenti proprietari, una famiglia di Bergamo che a suo tempo aveva acquisito l'azienda Sitip dove sullo stesso lotto si trovava anche la storica casa. Così dopo tre anni di lavori e una accurata ristrutturazione degli interni all'entrata si possono ancora calpestare i lastroni di pietra originali. La casa è stata costruita verso la fine del 1700, e adesso i Samec hanno iniziato la loro avventura. Sui due piani hanno realizzato 13 appartamenti dotati di ogni comfort e di diverse dimensioni si va dai 40 agli 85 metri quadrati. Una avventura segnata anche dalla passione di restituire al pubblico utilizzo un immobile sottoposto a tutela da parte delle Belle arti. Vista ora la casa delle Cariatidi però non dà il meglio di sé perché è imbrigliata dalle impalcature per gli ultimi lavori necessari, ovvero il rifacimento del tetto e della facciata indispensabili anche perché per molto tempo è rimasta abbandonata a se stessa. Così se fino al 2004 era ancora abitata da privati mentre la pizzeria ha sempre continuato ad esistere (anzi è stata rilevata dalla stessa famiglia Samec già nel 1994) il resto della casa cadeva a pezzi.
«Abbiamo deciso di buttarci in questa avventura – spiega Stefano Samec – perché questo luogo ha un suo fascino che non va perduto. Per questo sia negli interni che negli esterni vogliamo mantenere il più possibile lo stile, anche perché comunque dobbiamo seguire i rigidi parametri imposti dalla Sovraintendenza».
Insomma l'ultimo sforzo, la risistemazione degli esterni iniziata nel 2011, darà i suoi frutti già all'inizio del prossimo anno, ma in ogni caso è possibile continuare a pernottare, nonostante i lavori, perché gli appartamenti sono completamente agibili. Un'impresa non da poco in questo periodo di crisi, ma racconta ancora Samec: «Speriamo che il momento sia quello giusto, anche perché ormai le famiglie non hanno soldi da spendere per andare negli alberghi. Affittare un appartamento è sicuramente più conveniente e si è anche più autonomi negli spostamenti».
Infatti al turista tipo che frequenta la casa delle Cariatidi piace girare, vista anche la vicinanza di città come Lubiana o Trieste, e per lo più sono italiani e qualche australiano. La famiglia Samec punta ad attirare i turisti anche grazie ad una serie di attrattive che si trovano nel circondario. La pista ciclabile che passerà anche nei pressi del residence, la strada che diventerà a doppio senso, i laghetti delle Noghere, le pareti in roccia molto frequentate da arrampicatori austriaci e italiani nella vuicina valle dell’Ospo, il centro commerciale a pochi passi. tutto questo ha già fatto sì che a Muggia il turismo sia in aumento.
La casa delle Cariatidi si trova in un punto strategico e di passaggio e non per caso. L'immobile realizzato a fine del'700 erano denominato Palazzo dei Templari e adibito a sede dell'Imperiale regia accademia della marina asburgica dove i cadetti studiavano per diventare ufficiali. Alla foce del rio Ospo erano poi ormeggiate le lance e le golette per le esercitazioni militari. Nello storico edificio fu ospite anche l'arciduca Massimiliano d'Asburgo. Mentre nel 1910 nella piana di Zaule venne costruito un piccolo aeroporto dal quale il primo aviatore triestino Gianni Widmer partì per un volo verso Venezia. Tre anni dopo, nella casa già arricchita con le quattro cariatidi, venne inaugurata la trattoria all'Aeroporto, punto di ritrovo per chi si recava verso l'Istria.
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