La Cisl unica debutta con Brusciano

Segretario generale con 53 voti su 56: «La fusione di Gorizia e Trieste esempio per le istituzioni»
Di Laura Borsani
Bonaventura Monfalcone-01.03.2013 Conferenza cisl-Kinemax-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.03.2013 Conferenza cisl-Kinemax-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Umberto Brusciano è stato proclamato ieri pomeriggio nuovo segretario generale unico della Cisl di Trieste e Gorizia. Ha ottenuto 53 voti rispetto a 56 votanti. La due giorni di maratona congressuale, ospitata al Kinemax, alla presenza di 142 delegati, è culminata con l’accorpamento giuliano-isontino, unendo due territori definiti dalla stessa segretaria nazionale Cisl, Anna Maria Furlan «significativi in ambito regionale e nazionale. Il tutto, in sintonia con la riforma organizzativa che il sindacato si è dato». Un passo coraggioso, che si pone come un chiaro esempio, anticipatore di un processo di razionalizzazione istituzionale che ora la Cisl chiede anche alla politica. «Chiediamo alla politica - ha infatti osservato la Furlan - di fare altrettanto per liberare risorse umane ed economiche da spendere sul territorio. La Cisl - ha aggiunto - valorizza il modello contrattuale che vede nel territorio e nella contrattazione aziendale il fulcro per il cambiamento, nel segno dello sviluppo e del lavoro». La Furlan ha quindi lanciato forte l’appello: «I partiti appena eletti devono trovare con grande senso di responsabilità, la forza e la determinazione per dare un governo che affronti le emergenze e definisca il percorso per far ripartire il Paese, facendolo diventare competitivo e in grado di garantire il bene comune del lavoro».

Brusciano, 57 anni, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Monfalcone, segretario provinciale uscente della Cisl di Gorizia che ha condotto per 12 anni, da ieri ha assunto un compito impegnativo. «L’evento - ha esordito - è rappresentato dal fatto che il congresso ha sancito definitivamente l’accorpamento tra Trieste e Gorizia. È stato un congresso di grande maturità e lungimiranza, volto a costruire una struttura sindacale più forte e presente su ciò che riteniamo un unico territorio, nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati che rappresentiamo e per dare una prospettiva ai tanti giovani in cerca di occupazione». Da ieri è iniziata la sfida della Cisl. «Con questa riorganizzazione - ha osservato Brusciano - cercheremo di svolgere un puntuale e incisivo ruolo politico-sindacale sul territorio, sapendo che le diverse tematiche che ci attendono devono trovare soluzioni non solo nell’ambito provinciale, ma anche regionale e oltreconfine». Un esempio, la fusione della Cisl, che diventa un preciso messaggio alla politica: «Abbiamo chiesto più volte - ha sottolineato Brusciano - una riforma istituzionale perchè è impensabile oggi mantenere tutti i livelli istituzionali presenti. Abbiamo chiesto alla Regione l’annullamento della provincia, non solo come ente, ma anche comprendendo tutti gli altri ambiti economici e istituzionali. Un vero cambiamento, che passi anche attraverso l’accorpamento dei Comuni, magari incentivandone il percorso, pur salvaguardandone storia, tradizioni e gonfaloni. A questa Cisl unificata seguiranno altre riorganizzazioni - ha concluso Brusciano -. Significa meno sprechi: e questa è una richiesta che rivolgiamo ad altri soggetti, avendo prima lavorato in casa nostra».

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