“La città ai cittadini” rilancia il fronte unitario per battere Dipiazza
Il neocostituito gruppo “La città ai cittadini” rilancia l’appello all’unità delle forze alternative al centrodestra, invitandole a «fare un passo avanti». Ciò alla luce del sondaggio Ipsos, pubblicato l’altra settimana dal candidato del centrosinistra Francesco Russo. Dal punto di vista del comitato – civico, apartitico, che riunisce un centinaio di triestini attorno alla «preoccupazione» per il proliferare di candidati sindaci – i dati resi noti da Russo significano una cosa sola: «Le opposizioni “parallele” agli attuali amministratori ne determinerebbero la riconferma», si legge in una nota: «Non perché Trieste sia di centrodestra, ma perché mezza città non va a votare. Nel 2016 Roberto Dipiazza vinse riportando meno di un quarto dei voti potenziali. In generale Dipiazza vince perché chi si contrappone è diviso in tanti rivoli autoreferenziali».
Secondo il sondaggio, l’uscente Dipiazza resta il più gradito (54% di giudizi positivi contro il 41% per Russo) dal totale degli intervistati, nonostante il 60% desideri un cambio di passo e solo il 34% voglia confermare l’attuale amministrazione. A margine Paolo Angiolini, tra i referenti de “La città ai cittadini”, spiega inoltre: «Niente a priori contro Dipiazza, ma temiamo che problemi gravi non siano affrontati per lasciare spazio a ovovia e opere simili. Allo stato attuale, è possibile che rivinca al primo turno. Chiediamo ai suoi sfidanti di fare un passo indietro, che in realtà sarebbe un passo avanti, e prendere pubblicamente posizione sul tema. Se anche Russo o Riccardo Laterza corressero da soli, rischierebbero di non farcela».
Russo fa sapere a questo proposito che sta tentando di portare avanti tale ricerca di unità, e che il bacino civico Punto Franco nasce proprio per raccogliere energie dalla società civile: in questo senso, anche “La città ai cittadini” è invitato a contribuire.
Ma il comitato lascia libertà ai singoli membri di aderirvi o meno, a mero titolo individuale.—
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