La Coop Pescatori ha i conti in rosso Persi 800 mila euro

È il dato inserito nel bilancio del 2011 rispetto al 2010 Il presidente Santopolo: «Attività ridotta dai divieti europei»

di Antonio Boemo

Almemo 800mila euro, forse 1 milione, di minor fatturato rispetto al 2010. Lo quantifica nel suo bilancio la Cooperativa Pescatori, a conclusione dell’annata appena passata. A rilevare il pesante dato è stato il presidente Antonio Santopolo, a margine del convegno promosso per presentare una delle iniziative attuate dalla Cooperativa proprio per cercare di far lavorare i propri associati, la vendita online del pesce ai Gruppi di Acquisto Solidali. «L’anno scorso – spiega Santopolo – ci ha salvato il nostro ristorante (il “Zero miglia”, ndr). Anche la nostra pescheria ci ha dato una mano. Stiamo attuando ora questa nuova iniziativa in forma sperimentale per trovare lavoro ai nostri pescatori».

È davvero amara la considerazione del presidente della Cooperativa Pescatori, che indica anche quali sono le motivazioni che hanno portato a questa situazione che si sta facendo decisamente pesante. Prima di tutto fa riferimento alle leggi europee che vietano l’attività in fasce pescose, danneggiando in particolare le marinerie del golfo di Trieste. Sempre a proposito di disposizioni europee, sottolinea inoltre che le “anguele” non si possono più pescare: «Erano l’unica fonte di guadagno per qualche pescatore dedito a questo tipo di pesca. Non parliamo poi delle vongole e delle capelunghe che ormai si possono pescare solo per brevissimi periodi», dice Santopolo. Anche per i prelibati fasolari, aggiunge, si può uscire a pesca solamente una o due volte alla settimana.

Relativamente al pesce, Santopolo dice che probabilmente c’è ma che non lo lasciano pescare e quanto arriva a terra è insufficiente per i fabbisogni dei pescatori.

Intanto è stata presentata ufficialmente la nuova iniziativa della vendita online del pesce fresco. È un anno che la Cooperativa sta sperimentando l’iniziativa e i risultati sono sicuramente positivi, tanto che si è arrivati alla presentazione alla quale sono intervenuti, oltre ai referenti provinciali e regionali di Confocooperative e di Federcopesca e della Ikon, anche l’assessore comunale Gordini e l’arciprete monsignor Zorzin. Entro febbraio, forse già entro la prima decade, sarà visitabile, inoltre, il sito www.pescatorigrado.it.

I prezzi sono gli stessi di quelli praticati nella pescheria della Cooperativa che si trova all’interno del mercato ittico. I Gas ordinano il pesce e la Cooperativa, per ora due volte la settimana, lo distribuisce nei comuni dell’isontino, da Cormons a Gorizia, da Monfalcone a Staranzano e Ronchi dei Legionari, che hanno finora aderito all’iniziativa.

Dove l’iniziativa sperimentale sta andando piuttosto bene, spiega ancora il presidente della Cooperativa, è in Lombardia. Con i Gruppi di Acquisto Solidale lombardi il servizio viene svolto una volta al mese: lo spedizioniere giunge a Grado nel tardo pomeriggio e il giorno dopo riparte per le consegne che avvengono in giornata. La spedizione mensile riguarda circa duecento Gas per un totale di cinque quintali di prodotto.

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