La crisi dell’Asd Poggio vista dall’ex vicepresidente Cragnolin: «A gennaio il presidente uscente aveva già deciso di mollare»

«Nessun fallimento da parte dell'Asd Poggio».A intervenire sulle sorti del club calcistico biancazzurro che rischiava la chiusura dopo 53 anni e quasi certamente non si iscriverà alla prossima...
«Nessun fallimento da parte dell'Asd Poggio».


A intervenire sulle sorti del club calcistico biancazzurro che rischiava la chiusura dopo 53 anni e quasi certamente non si iscriverà alla prossima stagione sportiva di Terza categoria, è l'ex vicepresidente e portavoce del gruppo “storico” di dirigenti, Michele Cragnolin (foto), nonchè ex giocatore del Poggio.


«Preciso come sono andati i fatti prima della paventata “resurrezione" targata Adilson Cernic. La società in tutti questi anni non ha mai avuto debiti e dunque non c’è stato nessun fallimento, bensì un semplice cambio della guardia. Mi fa piacere che “la nuova cassa sia Cernic”, ma anche il direttivo uscente, ad inizio stagione calcistica, ha sempre anticipato di tasca propria i soldi necessari all’iscrizione della squadra al campionato, delle spese correnti e del materiale sportivo, per poi recuperarli durante il campionato. Ricordo anche che a gennaio 2017 il presidente uscente aveva già dichiarato al sindaco e alla cittadinanza la volontà di abbandonare l’incarico e alcune persone si sono fatte avanti. Alla votazione del nuovo direttivo, avvenuta il 17 luglio – sottolinea Cragnolin - in modo da permettere anche ad altri cittadini di tesserarsi come soci, Cernic aveva dichiarato che da pochissimo tempo era venuto a conoscenza della chiusura della società e quindi ha dovuto fare le cose in fretta non trovando i liquidi per iscrivere e formare la squadra di calcio per la nuova stagione. Non vedo il caso di definire Cernic come “salvatore della patria” in quanto viste le sue buone intenzioni poteva farsi avanti per tempo». (l.m.)


Riproduzione riservata © Il Piccolo