La donazione organi nella carta d’identità

La giunta di Duino Aurisina approva la possibilità di inserire la volontà del singolo dentro il documento
DUINO AURISINA . Inserire la dichiarazione di volontà di donare i propri organi e tessuti fra i dati personali compresi nella nuova carta d’identità elettronica. È questa la nuova importante possibilità garantita ai cittadini residenti nel Comune di Duino Aurisina, in virtù di una recente delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Daniela Pallotta.


In sostanza, accanto al nome, al cognome, ai dati relativi alla nascita, al codice fiscale, a Duino Aurisina, all’atto della richiesta di ottenere una nuova carta d’identità, si potrà chiedere di inserire, nella banda magnetica del documento, anche la volontà di donare i propri organi e tessuti. Un impegno che rimarrà nella banca dati del Comune. Approvando la delibera, l’amministrazione di Duino Aurisina ha deciso di aderire al progetto denominato “Una scelta in Comune – Dichiarazione di volontà dei cittadini alla donazione di organi e tessuti”. «La nostra volontà di partecipare a questo nuovo progetto – ha spiegato Pallotta – deriva dal fatto che riteniamo la donazione di organi e tessuti un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di civiltà e rispetto per la vita. Il trapianto di organi – ha aggiunto – rappresenta un’efficace terapia per alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili».


In Italia, l’impianto organizzativo della rete trapiantologica, disegnato dalla legge 91 dell’aprile del 1999, affida al Sistema informativo trapianti (Sit) il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini, in quanto strumento accessibile ai coordinamenti locali per la verifica, in modalità sicura, della dichiarazione di volontà di ogni potenziale donatore. In virtù delle norme successivamente approvate, oggi la disciplina in materia prevede che «la carta d’identità possa contenere l’indicazione del consenso o del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte. I Comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sit». «È stata una nostra precisa scelta quella di inserirci all’interno di questo meccanismo virtuoso – riprende Pallotta – aggiungendo così, alle altre positive caratteristiche della nuova carta d’identità, che arriva al domicilio del richiedente in cinque giorni al massimo, questa possibilità in più».


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